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“SERVE UN’AZIONE CONGIUNTA PER IL RILANCIO DELLA PRODUZIONE AGRICOLA, ARGINANDO GLI EFFETTI DELLA CRISI, E GETTI LE BASI DELLA RIFORMA AGRARIA”. STEFÀNO, COORDINATORE NAZIONALE DEGLI ASSESSORI ALL’AGRICOLTURA DELLE REGIONI, SCRIVE A ERRANI

“Per l’Agricoltura serve un’azione congiunta che porti al rilancio della produzione agricola, arginando gli effetti della crisi, e getti le basi della auspicata riforma agraria”. Ecco la lettera che Dario Stefàno, Coordinatore nazionale degli Assessori all’Agricoltura delle Regioni, ha scritto al presidente della Conferenza Stato-Regioni Vasco Errani chiedendo l’inserimento, nella seduta del 29 luglio prossimo, di un ordine del giorno specifico sulle “Problematiche del settore agricolo” che richiami il Governo all’urgenza di alcuni interventi immediati non piu’ differibili. “Il comparto e’ in piena sofferenza - scrive Stefàno - con redditi ormai ai minimi storici e situazioni debitorie talmente gravi da tradursi nella chiusura, per messa in liquidazione per effetto delle procedure esecutive di Equitalia, di molte aziende agricole. Le proteste incalzano, il malessere dilaga e l’assenza di interventi e, anzi, i tagli previsti nella manovra economica finiranno col compromettere una situazione già drammatica. La manovra taglierà alle Regioni le risorse necessarie all’espletamento di funzioni fondamentali, controlli funzionali compresi, delegate dalla Bassanini e dal Titolo V”. “Le Regioni italiane - sottolinea Stefàno - in seno alla Commissione Politiche Agricole, hanno compiuto fin dal settembre 2009 ogni sforzo per ricercare risposte concrete, nel solco di una collaborazione istituzionale con il Governo e il Ministero delle Politiche Agricole, chiedendo piu’ volte un tavolo di crisi ed una serie di misure utili ad affrontare definitivamente le gravi questioni che affliggono il settore. Tali richieste, però, non sono state tradotte in alcuna iniziativa concreta. La nostra preoccupazione - spiega Stefàno - si aggrava anche in considerazione del fatto che a partire dal 1 agosto prossimo saranno abolite persino le agevolazioni contributive nelle zone svantaggiate e montane”. Le priorità da sottoporre al Governo riguardano: il ripristino delle agevolazioni sul gasolio agricolo; lo stanziamento di adeguate risorse finanziarie per il mantenimento delle agevolazioni contributive in zone svantaggiate e montane; una moratoria delle esecuzioni e delle procedure di pignoramento per la riscossione messe in atto da Equitalia e, contestualmente, la possibilità di procedere ad una ulteriore rateizzazione finanziaria dei debiti in essere ed una rivisitazione delle modalità e dei termini previsti dallo stesso sistema contributivo agricolo, per consentire l’adeguamento agli standard europei dei contribuiti e restituire competitività alle aziende e dare una definitiva soluzione ai contenziosi Inps. Infine, una verifica delle disponibilità finanziarie reali del Fondo di Solidarietà Nazionale e il rifinanziamento dello stesso, alla luce degli ingenti danni verificatesi a seguito delle calamità naturali che quest’anno hanno colpito i vari territori regionali.

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