FAR SPERIMENTARE A BAMBINI E RAGAZZI L’INTERO CICLO DELLA FILIERA AGROALIMENTARE. È “L’ORTO A SCUOLA”, IL PROGRAMMA DELLA PROVINCIA DI MILANO CHE PORTA GLI STUDENTI DEGLI ISTITUTI MENEGHINI A TOCCARE CON MANO IL TEMA DELLA SANA ALIMENTAZIONE

È un’educazione alimentare tout-court quella che prenderà il via nel prossimo anno scolastico negli istituti di Milano e provincia. Si chiama “L’orto a scuola”, il programma che prevede non solo una parte teorica, cioè lo studio in classe, ma anche una vera esperienza sul campo, per conoscere i colori, le forme e soprattutto i sapori di verdure e ortaggi, oltre a lezioni di pane con il fornaio del quartiere.

L’attività, che coprirà l’intero arco scolastico, dalle elementari alle superiori, prevede uno svolgimento graduale, in base alle classi e all’età dei ragazzi coinvolti. Nei bambini più piccoli verrà stimolata un’attività prevalentemente sensoriale, per scoprire, guidati da esperti, consistenza, colore, gusto e forma di prodotti agricoli come verdure, cereali, riso, farina e latte. Invece, le scuole primarie e le secondarie di primo grado percorreranno l’intera filiera produttiva, e sperimenteranno la preparazione del pane. Infine, gli studenti delle superiori approfondiranno la questione del rapporto con il cibo, prestando particolare attenzione al tema del consumo di alcol, al quale saranno dedicate iniziative organizzate in collaborazione con diverse istituzioni.

Ma il programma non si esaurisce qui. Si terranno, infatti, anche lezioni formative rivolte agli adulti, genitori o operatori sociali, che devono vigilare sulla corretta e sana alimentazione dei propri ragazzi, soprattutto per insegnare a leggere correttamente le etichette e la tracciabilità dei prodotti.

“Non dobbiamo sottovalutare - commenta in una nota il presidente della Provincia, Guido Podestà - i danni provocati da una cattiva alimentazione. Pensiamo, ad esempio, ai costi sostenuti dalle strutture sanitarie per la diagnosi e le cure delle malattie legate al cibo che si accompagnano a veri e propri drammi all’interno delle famiglie colpite da questo problema. Informazione, prevenzione e corrette regole alimentari aiutano a sviluppare un consumo critico degli alimenti ed a proporre uno stile di vita più sobrio e salubre”.