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I COSTI ALLA PRODUZIONE AUMENTANO, I PREZZI SUI CAMPI CALANO ED I REDDITI DEGLI AGRICOLTORI CROLLANO. ECCO L’ALLARME DELLA CIA - CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI: TRA IL 2005 E IL 2009, REDDITI GIÀ DEL 34%

Dal 2005 al 2009, i costi di produzione in agricoltura sono aumentati del 20% e i prezzi sui campi sono scesi del 18%. Risultato della triste addizione, i redditi degli agricoltori italiani sono scesi del 34%. Ecco l’allarme della Cia - Confederazione Italiana Agricoltori, che vede nero anche per il futuro: nel 2010, i redditi dovrebbero scendere ancora, del -5-7%. L’organizzazione, denunciando che l’impatto della crisi è stato, “più drammatico per gli agricoltori italiani” rispetto ai colleghi europei, ha ricordato come il 2009 sia stato l’anno del “colpo di grazia”, con i redditi crollati del 21%, il ribasso più significativo degli ultimi dieci anni.

E nel 2010 i prezzi praticati sui campi - si legge in una nota - dovrebbero segnare un calo del 4%, certamente minore a quello registrato nel 2009 (-13,4%)”. Stesso discorso, ha continuato l’associazione, “per i costi produttivi, in particolare quelli petroliferi (aumentati anche per l’abolizione del “bonus gasolio” per le serre), che a luglio 2010 hanno segnato un incremento tra il 9 e il 10% sul 2009, con picchi del 26% per il comparto degli ortaggi, del 24% per la frutta e del 14% per il latte e i suoi derivati”. Critica anche la situazione degli oneri contributivi che, ha concluso la Cia, “in poco meno di due anni sono cresciuti del 30%”.

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