EUROPA: RIDOTTI I TAGLI AL BILANCIO DELLA POLITICA AGRICOLA COMUNE, INCERTEZZA SUI CRITERI DI RIPARTIZIONE DELLE RISORSE

A partire dal bilancio 2013, la riduzione dei fondi ci sarà, ma sarà più lieve di quanto si temesse. Emerge nella riunione informale dei Ministri dell’agricoltura dell’Unione Europea, a La Hulpe, in Belgio, per parlare del futuro della Politica Agricola Comune. Il Ministro per le Politiche Agricole, Giancarlo Galan, parla anche di una “situazione più chiara”, nonostante l’incertezza che regna nei criteri da scegliere per ripartire le risorse. Ci sono due posizioni contrastanti: da un lato, quella francese, che ha firmato congiuntamente con la Germania un documento contrario al criterio che assegna i sussidi agli agricoltori europei “per ettaro”, senza tenere conto delle differenze fra i diversi sistemi; dall’altro, quella polacca, che per bocca del Ministro Sawicki definisce la posizione franco-tedesca “molto conservatrice” e difende il criterio “quantitativo” della ripartizione delle risorse.

La posizione dell’Italia, vicina a quella francese e spagnola, è quella di difendere la qualità del valore della produzione, facendo leva sulla differenza di costi che c’è tra coltivare un ettaro a pascolo e un altro, ad esempio, con il radicchio di Chioggia. Per Galan sarà “necessario essere sempre presenti, per far sì che la mediazione si sposti verso l’interesse dell’Italia”.