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TRA STRALCI E RINVII, IL DDL ETICHETTURA ARRIVA ALLA CAMERA IL 28 SETTEMBRE. MA IL TESTO SENZA LE NORME SULLA COMPETITIVITA’ DELUDE LE ORGANIZZAZIONI AGRICOLE, E CONFAGRICOLTURA AVVERTE: “GUAI A TRASFORMARE UN PRODOTTO ALIMENTARE IN UNA MEDICINA”

Tra stralci e rinvii, il disegno di legge sulla competitività del settore agroalimentare, con le disposizioni relative all’etichettatura dei prodotti alimentari, riproverà per la terza volta ad ottenere il via libera alla Camera, il 28 settembre. La Commissione Agricoltura, ha licenziato un testo che si è visto stralciare tutti gli articoli che prevedevano voci di spesa, come le agevolazioni previdenziali per le aree montane e svantaggiate, il sostegno per il settore bieticolo-saccarifero e il riordino delle agroenergie. Restano, invece, le parti riguardanti il rafforzamento dei controlli per le frodi alimentari, attribuite soprattutto alle regioni, nonché all’inasprimento del sistema sanzionatorio, in particolare per Dop e Igp, e all’obbligo di indicazione dell’origine e dell’eventuale presenza di Ogm in etichetta (ma non per quali filiere e prodotti, che spetta al Ministero dell’Agricoltura), salvate dalla Commissione anche in vista della Pac e per il quadro normativo comunitario in evoluzione.

A deludere le organizzazioni agricole, è proprio lo stralcio di tutte le norme sulla competitività, in particolare il ripristino delle agevolazioni previdenziali scadute al 31 luglio e gli aiuti al settore saccarifero. “Aver stralciato tutti gli impegni di spesa a sostegno delle imprese, significa togliere risorse indispensabili per fronteggiare una crisi”, sottolinea la Cia-Confederazione Italiana Agricoltori. Più soddistatta Coldiretti, che apprezza “lo sforzo di trasparenza”, mentre Confagricoltura ricorda che “siamo nel mercato unico e le norme devono essere armonizzate”. E questo sarà compito di Galan, che si è detto pronto a difendere il testo a Bruxelles.

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