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L’EDUCAZIONE ALIMENTARE A SCUOLA: IL MODELLO DELLE SCUOLE DI MONTALCINO AL SEMINARIO DEL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA, CON IL “LABORATORIO AL GUSTO” IDEATO E SOSTENUTO DALLA WINENEWS

Quando i più piccoli imparano a mangiar bene e ad alimentarsi in modo corretto a scuola, grazie ad una serie di laboratori didattici dedicati ai principali prodotti del territorio - dall’olio extravergine al formaggio, dal miele alla pasta fino alle piante aromatiche - trasversali ed interdisciplinari con le altre materie scolastiche, e ad un orto urbano a misura di bambino dove coltivano e si prendono cura della frutta e della verdura che hanno seminato. Succede a Montalcino, dove i bambini della Scuola per l’Infanzia e della Scuola Primaria sono i protagonisti di “La nostra terra Dacg - Da amare con gusto”, un’esperienza-pilota di educazione al gusto promossa dalla Winenews, società che da anni sviluppa in Italia servizi di comunicazione e marketing nel wine & food. Ed è proprio il progetto della Winenews il modello scelto dal Provveditorato agli Studi di Siena per raccontare le esperienze che animano le scuole del proprio territorio, al seminario “Scuola e Cibo - Programma nazionale di educazione scolastica alimentare” di scena all’Istituto Salvemini di Firenze, promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dedicato ai dirigenti ed ai docenti della Scuola Primaria: un esempio di come si possa concretamente portare l’educazione alimentare tra i banchi di scuola.
Il progetto di Winenews, voluto ed ideato da Alessandro Regoli e Irene Chiari, e che ha come referenti l’insegnante Sonia Corsi (per la Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo “Insieme” di Montalcino) e l’agronoma Gabriella Ferrari (per la Winenews), vede protagonisti i bambini delle scuole di Montalcino, alle prese con laboratori didattici che uniscono la pratica diretta alla rielaborazione in classe insieme agli insegnanti dell’esperienza vissuta - da “Il giro … dell’orto” a “Dall’uva al vino”, da “Come il cacio sui maccheroni” a “Dolce come il miele”, fino a “Pane, pasta e … fantasia”, “Liscio come l’olio” e “Il giardino dei profumi” - attraverso tre aree fondamentali per l’educazione alimentare e al gusto: l’agroalimentare, per legare l’alimentazione al proprio territorio, ai suoi prodotti, alle sue produzioni, alle occupazioni e all’ambiente; l’importanza della nutrizione, come fonte di piacere, benessere, salute e stile di vita; l’aspetto psico-socio-antropologico, per scoprire la funzione socio-culturale dei cibi, come forma di relazione - grazie anche al confronto con le abitudini alimentari di chi proviene da altri Paesi - e comunicazione, comunione con la società e con la sua storia, e quella psicologica, e spesso inconsapevole, di esprimere la propria identità personale e culturale.
Elemento primario del progetto è un vero e proprio orto urbano nel centro storico di Montalcino, che viene coltivato e curato dai bambini insieme alle loro maestre, un’occasione unica per recuperare i principi della tradizione, della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti, ricostruendo così il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura con i cibi consumati ogni giorno.

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