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DOPO QUELLI SCOLASTICI, URBANI E PERFINO “SPAZIALI”, ARRIVA L’“ORTO ACCADEMICO”: IL PRIMO IN ITALIA NASCERA’ A ROMA GRAZIE ALLA FACOLTA’ DI ARCHITETTURA DELL’UNIVERSITA’ “LA SAPIENZA” DI ROMA, E SARA’ PRESENTATO A “TERRA MADRE” A TORINO (23 OTTOBRE)

Dopo quelli scolastici che permettono a tanti bambini di imparare a conoscere i frutti della propria terra, gli spazi verdi recuperati in molte città e spesso affidati alle cure degli stessi cittadini, e perfino quelli “spaziali”, per esempio sulla luna, grazie alla coltura idroponica e alle scoperte dei ricercatori dell’Università dell’Arizona, arriva anche l’“orto accademico”: il primo in Italia nascerà a Valle Giulia a Roma, con la Facoltà di Architettura dell’Università La Sapienza, sul modello verde dei campus universitari negli Usa. E che, con l’avvio di un concorso interno per la progettazione
dell’orto-giardino, “vuole portare più agricoltura in città”, come spiega il preside della Facoltà Livio De Santoli, e rilanciare il significato del paesaggio agricolo come collegamento tra architettura e
natura. Il progetto, che verrà presentato il 23 ottobre a “Terra Madre” a Torino, è una iniziativa
delle Facoltà di Architettura in collaborazione con Slow Food e Coldiretti.

Si tratta di recuperare un appezzamento degradato di 3.000 metri quadri, in parte oggi coltivato a
carciofi da un anziano che, se vorrà, potrà essere coinvolto nella nuova destinazione d’uso. Mentre l’azienda comunale di Maccarese porterà la terra per rendere di nuovo fertile l’orto-giardino.
Alice Waters, ideatrice dell’orto inaugurato da Michelle Obama alla Casa Bianca nonché degli School Garden per Slow Food Usa, “ci ha dato indicazioni per l’avvio di questo primo orto accademico italiano - racconta De Santoli - insieme al presidente internazionale di Slow Food Carlo Petrini. Abbiamo quindi creato un master post-laurea da cui sono stati realizzati otto progetti urbanistici. Ne abbiamo scelto uno, e grazie all’impegno di Coldiretti e di alcuni privati, abbiamo trovato i fondi per l’avvio di questo spazio didattico-formativo in primavera 2011, in tempo di semina. Vogliamo così sottolineare - spiega il preside - la valenza ambientale della Facoltà di architettura, e avviare un progetto operativo con un’area agricola, aperta sabato e domenica ai cittadini, in grado di fornire ortofrutta fresca, a km zero, alla mensa degli universitari. Qui si terranno anche lezioni en plein air”. E dopo la progettazione, gli studenti hanno detto di voler
dare una mano nella conduzione dell’orto, al fianco dei professionisti dell’organizzazione agricola e ai ragazzi dell’Istituto agrario di Roma Via Domizia Lucilla.

“La filosofia dell’orto-giardino di Valle Giulia - sottolinea il fiduciario di Slow Food Roma Franco
Fancoli - punta all’intergenerazionalità, lo scambio cioè di know how tra le nonne e le loro ricette in cucina, i nonni ortolani, gli studenti universitari fino agli alunni della scuola primaria. Importante poi il rispetto della stagionalità a tavola, che verrà garantita anche alla mensa-studenti, e della tradizione contadina locale”.

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