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L’EXPORT ALIMENTARE TORNA A CORRERE: +9,2% IN 7 MESI. BENE ANCHE PRODUZIONE: +2,7%. EXPORT CINA A +86%. IL COMPARTO LEADER SUI MERCATI INTERNAZIONALI È QUELLO VITIVINICOLO. LO DICE FEDERALIMENTARE

Segnali di ripresa per l’industria alimentare italiana: nei primi 8 mesi 2010 sono in crescita la produzione (+2,7%) e soprattutto l’export (+9,2% su 7 mesi). I dati sono resi noti da Federalimentare che sottolinea anche che le vendite interne, frenate dalla ridotta capacità d’acquisto delle famiglie italiane, rimangono deboli, con un calo negli otto mesi del -0,5%. La ripresa della produzione si lega, dunque, essenzialmente all’export, con i prodotti italiani che fanno tra l’altro breccia in Cina (+86%). Il +2,7% registrato dalla produzione dell’industria alimentare sugli 8 mesi, osserva Federalimentare, è un buon trend che potrebbe attestarsi su un consuntivo di fine anno fra il +2% e il +2,5%.

I comparti che hanno mostrato le migliori performance di produzione sono i piatti preparati (+28,6%), l’oleario (+11,4%) e la lavorazione del pesce (+8,2%). Ma le buone notizie sono soprattutto sul fronte export: dopo il -4,9% registrato nel 2009, ha raggiunto nei primi 7 mesi 2010, la quota di 11.691,7 milioni di euro, con un incremento del 9,2%.

“Tuttavia, il valore unitario dei prodotti alimentari esportati sta registrando - nota Federalimentare - cali crescenti, decisamente superiori al -2,2% medio emerso nel 2009, a conferma “dei sacrifici di prezzo e di utile” effettuati dal settore alimentare per riscattare la forte debolezza del mercato interno.

Sui mercati esteri brilla il dolciario, che ha registrato nei primi 7 mesi una spinta del +11,6%. Bene anche il lattiero-caseario, con +24,4%. Ma il comparto leader dell’export alimentare resta sicuramente quello enologico, che, dopo essere sceso del -5,7% nel 2009, è risalito del +9,4%. In rilievo la performance della birra nazionale, sempre più apprezzata sui mercati esteri: dopo il +6,4% del 2009, ha registrato un salto del +59,6% nei primi 7 mesi.

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