La crisi non sconfigge la tradizione del Natale. E così anche quest’anno nelle case degli italiani entreranno 8 milioni di alberi “veri” (per una spesa di 150 milioni di euro), che, oltre a ricordare meglio il clima delle feste, rispettano l’ambiente. Ancora una volta supereranno abbondantemente quelli “artificiali” (poco più di 5 milioni), le cui vendite negli ultimi anni hanno subito un continuo ridimensionamento. Lo segnala un’indagine della Cia-Confederazione italiana agricoltori, che invita “ad acquistare i “naturali” da venditori autorizzati che, finite le feste, possono essere rimpiantati”.
Secondo la Cia, la vendita degli alberi “veri” viene favorita anche dai prezzi pressoché stabili rispetto al 2009. E inquinanti risultano, invece, gli alberi “finti”: provengono, infatti, per la maggior parte, dalla Cina e non solo consumano petrolio e liberano gas ad effetto serra per la loro realizzazione ed il trasporto, ma sono necessari più di 200 anni prima che possano degradarsi nell’ambiente.
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