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UN MODELLO AGROALIMENTARE METROPOLITANO BASATO SULL’EQUILIBRIO TRA LA CITTA’ E IL SUO TERRITORIO: E’ L’OBIETTIVO DI “NUTRIRE MILANO”, IL PROGETTO DI SLOW FOOD PER L’EXPO 2015. PETRINI: “SE SLOW FOOD USCIRA’ SCONFITTO PERDERA’ RAGIONE DI ESISTERE”

Definire un modello agroalimentare metropolitano basato sull’equilibrio tra la città e il suo territorio, valorizzando le risorse attorno a Milano e l’agricoltura locale e creando mercati e servizi che favoriscano l’incontro tra produttori e consumatori: ecco l’obbiettivo di “Nutrire Milano - Energie per il cambiamento”, il progetto lanciato da Slow Food Italia in vista dell’Expo 2015 ma non solo. “L’impresa è ardua - spiega Carlo Petrini, presidente internazionale di Slow Food - perché l’agricoltura in questo momento è in una situazione disperata. Inoltre i due soggetti che devono interagire, contadini e produttori, mai come ora sono distanti, perchè il contadino non guadagna”. Secondo Petrini, negli ultimi vent’anni il cibo ha perso valore, è stato “mercificato e ridotto a prezzo. E l’elemento di fondo è la difficoltà di lavorare per ridare valore al cibo, che è anche il tema centrale dell’Expo”. E a chi chiede cosa fa Slow Food per Expo, Petrini risponde che “deve vincere la sfida di nutrire Milano. Se questa realtà nel 2015 sarà esistente e funzionale, se Milano si sarà messa in testa di consumare i prodotti del suo territorio, allora avremo vinto”. Se invece Slow Food uscirà sconfitto da questa battaglia “allora perderà ragione di esistere”.

Il presidente di Slow Food parla di “visione olistica dell’agricoltura, che esige che l’educazione dei bambini e dei ragazzi a scuola sia propedeutica alla formazione di un buon consumatore”. Secondo Petrini, bisogna puntare sull’educazione scolastica, sulle mense, sugli ospedali. ““Nutrire Milano” - spiega il presidente di Slow Food - è un progetto che si realizza non solo con il mercato, ma anche con la ristorazione collettiva, con la comunicazione e con la distribuzione”.

Slow Food ha già attivato tre progetti pilota: il primo, “Verso il mercato della terra a Milano”, ha permesso di arrivare all’edizione n. 10 del Mercato della Terra, che si tiene al Parco Vittorio Formentano. Ad oggi, sono 100 le aziende agricole nel territorio che sono state presenti al mercato. Gli altri due progetti sono “Filiera del pane” e “Filiera frutticola e ortofrutticola” del Parco Agricolo di Milano Sud. Per il secondo anno di “Nutrire Milano” sarà programmata anche una filiera della carne.


Focus - Expo 2015: “Tuttofood” vuole diventare la più importante fiera
mondiale dell’alimentare


Diventare per il 2015, anno dell’Expo dedicato alla nutrizione, la più importante fiera mondiale dell’alimentare: è questo l’obiettivo del salone “Tuttofood”, la cui edizione n. 3 si terrà dall’8 all’11
maggio 2011 a Fieramilano e che, nel 2012, sbarcherà in Brasile, India e forse in Cina. Proprio con l’Esposizione universale, intanto, si sta sviluppando una collaborazione, annunciata dall’ad di
Fiera, Enrico Pazzali e dall’ad di Expo, Giuseppe Sala. “Tra i due eventi - spiega Sala - c’é molta convergenza e perciò abbiamo deciso di patrocinare la manifestazione”.

“Tuttofood”, dunque, oltre ad attirare buyer internazionali che visiteranno senz’altro anche l’Expo, intende proporsi anche come luogo di confronto e riflessione sui temi dell’alimentazione, allargato a tutta la filiera. Tra le novità della prossima edizione, infatti, ci sarà anche una nuova area organizzata da Ipack-Ima e dedicata alle innovazioni tecnologiche, che tanta importanza rivestono anche per problemi come la fame nel mondo al centro dell’Expo 2015, e BtoBio Expo, rassegna sui cibi biologici, i cui consumi, spiegano gli organizzatori, sono in continua crescita.

“Il nostro - sottolinea Pazzali - vuole essere un contributo all’Expo e mettere insieme tutto questo è un esempio di come fare sistema: a “Tuttofood” tutti i protagonisti del settore potranno interrogarsi sui temi proposti dall’Expo”. Un modo anche per rimettere al centro il tema dell’esposizione, che
secondo Sala “sono ancora troppo pochi a conoscere”.

Non è mancato, infine, qualche riferimento polemico alla manifestazione concorrente Cibus, organizzata a Parma: “nel cda di Fiere di Parma - ha attaccato il presidente di Fiera Milano,
Michele Perini - hanno un peso importante i francesi del Credit Agricole e io non credo che i francesi abbiano tanto a cuore lo sviluppo dell’agroalimentare italiano”.

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