02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

L’ASSOCIAZIONE “CENA DELL’AMICIZIA” LANCIA IL PROGETTO “IL BUONO CHE AVANZA”. I CLIENTI POTRANNO PORTAR VIA, DA RISTORANTI ADERENTI, IL CIBO E IL VINO AVANZATO; PERCHE’ NON SPRECARE E’ UN GESTO DI CIVILTA’ CHE FA BENE A SE STESSI E AGLI ALTRI

Nei ristoranti del “Buono che Avanza” è di rigore la “doggy-bag” pratici contenitori grazie ai quali i clienti potranno portar via il cibo e il vino eventualmente avanzato. D’ora in poi in circa 20 ristoranti milanesi chi non vuole o non riesce a finire il proprio cibo e il proprio vino, è certo che la sua richiesta di portarlo a casa propria non solo sarà considerata legittima ma sarà anche gradita. Non solo. Questo semplice gesto sarà accompagnato da un volantino che spiega il valore e lo spirito dell’iniziativa. L’adesione all’iniziativa è libera e gratuita per ristoranti, trattorie e altri locali, ma anche per mense aziendali, catering e altre imprese di ristorazione (info: www.cenadellamicizia.it).
Nei locali sarà affissa la locandina del “Buono che avanza” e nel menù o sui tavoli i clienti troveranno un volantino che spiega il progetto. “Il Buono che Avanza” è un progetto ideato e promosso dall’associazione di volontariato milanese “Cena dell’Amicizia” Onlus che da oltre 40 anni sostiene e reinserisce nella società le persone emarginate e senza dimora. Il progetto è patrocinato dall’Assessorato alla Salute del Comune di Milano con la collaborazione di Slow Food Milano, Legambiente Lombardia e Comieco, oltre alla azienda biologica Alce Nero.
“Abbiamo promosso questa iniziativa per contribuire a diffondere una cultura del “non spreco” - spiega Massimo Acanfora, responsabile della comunicazione di “Cena dell’Amicizia” - perché è dall’impegno a fare in prima persona, ad esempio nel volontariato, che nascono i grandi cambiamenti sociali ed economici e un nuovo modo, più solidale, di intendere la società”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli