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LE TURBINE EOLICHE FANNO BENE ANCHE ALL’AGRICOLTURA. MIGLIORANO INFATTI LA QUALITA’ DEI RACCOLTI NELLE ZONE CIRCOSTANTI. DALL’AMERICA UN’ORIGINALE RICERCA SVELA CHE LA ROTAZIONE DELLE PALE CREA IL MICROCLIMA PERFETTO PER LE COLTIVAZIONI

Le turbine fanno bene anche all’agricoltura. Secondo uno studio Usa infatti migliorerebbero la qualità dei raccolti, creando microclima più mite. Il vantaggio ambientale dei parchi eolici non si limita solo alla produzione di energia in modo pulito: sembra che le turbine migliorino la qualità dei raccolti nelle zone circostanti. Lo affermano i risultati preliminari di una ricerca presentata nel convegno annuale dell’“American Geophysical Union” a San Francisco da Julie Lundquist del Dipartimento di Studi Atmosferici dell’Università del Colorado e Gene Takle, direttore del settore di scienze del clima all’Università dell’Iowa.

Il merito, secondo i ricercatori, è nel fatto che l’aria mossa dalle pale eoliche crea un microclima più mite, accelerando gli scambi di calore fra il suolo e gli strati più bassi dell’atmosfera. Il risultato è che diminuisce la temperatura nei giorni caldi d’estate e aumentarla nelle notti fresche in primavera e autunno. Grazie alle temperature più miti, alcune coltivazioni (la ricerca è stata effettuata su coltivazioni di soia e di mais) potenziano la propria capacità di sfruttare l’anidride carbonica per effettuare la fotosintesi e quindi crescono meglio. Inoltre, i movimenti delle turbine asciugano la rugiada e quindi riducono l’umidità, rendendo le coltivazioni più resistenti ai parassiti. In questo modo si possono anche ridurre i costi per deumidificare i campi artificialmente in alcune zone. Gli effetti benefici sono stati riscontrati su colture poste sottovento rispetto alle pale, fino a una distanza di 400 metri.

“Questi risultati sono incoraggianti: non vediamo l’ora di proseguire gli studi con dati ulteriori, per essere ancora più sicuri della loro validità”, ha commentato Julie Lundquist.

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