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UNA CALZA CONTRO GLI SPRECHI. “E’ GIUSTO CHE “LA BEFANA” RITROVI LA SUA SFERA CONTADINA RIEMPIENDO LE CALZE DI FRUTTA E DOLCI”. IL MINISTRO GALAN REGALA UNA POESIA DI GIANNI RODARI AI BAMBINI, SOGNANDO UNA CALZA MISURATA MA SOPRATTUTTO PIU’ EQUA

“Come Ministro dell’Agricoltura, mi piacerebbe che la calza della Befana contenesse soltanto frutta e dolci, anche perché erano questi i doni che portava la Befana, una fata di sicuro creata dalla civiltà contadina. La calza di lana che sogno, dunque, servirebbe a combattere lo spreco, rappresentato dalle tante cose inutili che servono solo a far crescere l’ingiustizia nel mondo. Ecco, una Befana giusta ci vorrebbe, che donasse insomma frutta e dolci a ogni bambino del mondo. E di una Befana del genere parlò il grande Gianni Rodari, che scrisse questa filastrocca negli anni durissimi del secondo dopoguerra:

“Mi hanno detto, cara Befana,

che tu riempi la calza di lana,

che tutti i bimbi, se stanno buoni,

da te ricevono ricchi doni.

Io buono sono sempre stato

ma un dono mai me l’hai portato.

Anche quest’anno nel calendario

tu passi proprio in perfetto orario,

ma ho paura, poveretto,

che tu viaggi in treno diretto:

un treno che salta tante stazioni

dove ci sono bimbi buoni.

Io questa lettera ti ho mandato

per farti prendere l’accelerato!

O cara Befana, prendi un trenino

che fermi a casa d’ogni bambino,

che fermi alle case dei poveretti

con tanti doni e tanti confetti”.

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