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SE IL GRANDE RISTORANTE “TRASLOCA” SUL BUS: NEGLI USA IL CIBO DI STRADA VIRA VERSO LA QUALITÀ, COMPLICE LA CRISI E L’INVENTIVA DI CHEF DI LIVELLO RIMASTI SENZA LAVORO

Non Solo Vino
Ecco uno dei ristoranti in autobus negli Usa

In Italia ci sono già esempi pionieristici: dal Motorhome di Caprai, che da Vinitaly a Pitti Immagine (e non solo) ospita la cucina di grandi chef, a quello di Meregalli, a disposizione dei clienti che il gruppo distribuisce per eventi e degustazioni particolari. Ma si tratta di occasioni ed eventi.
In Usa, invece, sta diventando una vera e propria tendenza, specialmente in California: gli chef, anche quelli di blasone, rimasti senza lavoro a causa della crisi, hanno riscoperto il fascino del “cibo di strada”, però nell’ottica della qualità, sostituendosi a hot dog e hamburger di poco prezzo, penalizzati anche loro dall’aver meno impiegati e lavoratori da “sfamare”. Lo racconta il New York Times: pioniere di questa nuova tendenza è lo chef Hugh Slick, formatosi all’Istituto Culinario d’America che ha “ideato” il “Le Truc”, il suo ristorante su un autobus. Certo, non è la stessa cosa di un locale tout court, ma i costi di avviamento passano dal milione di dollari a 240.000 per un veicolo attrezzato di tutto punto che, in tempi di taglio dei costi, è un’immensità. E l’offerta è variegata, si va dal tofu al foie gras.
Chissà se questa tendenza arriverà un giorno anche in Italia, patria nobile del cibo di strada di territorio?

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