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NEL 2011 LE ESPORTAZIONI DI MELE DAI PAESI IN VIA DI SVILUPPO DELL’EMISFERO SUD CRESCERANNO DELL’8%, PER UN TOTALE DI 1,8 MILIONI DI TONNELLATE: LA PREVISIONE E’ DI COLDIRETTI PIEMONTE

È positiva l’aspettativa dell’export frutticolo nel 2011: l’osservatorio regionale prezzi di Coldiretti Piemonte valuta che, secondo le stime iniziali dell’ente di consulenza iQonsulting, il volume totale delle mele esportate dai paesi in via di sviluppo dell’emisfero sud è destinato ad aumentare dell’8% nel 2011, raggiungendo un totale di 1,8 milioni di tonnellate.

Aumenti sono attesi in tutti i paesi, ad eccezione del Brasile, che ha un mercato interno forte e una stabile valuta locale che dissuaderà dall’esportare. In questo caso, si prevedono esportazioni in calo del 7% sul 2010, anche se questo scenario potrebbe cambiare. L’Argentina potrebbe vedere un aumento fino al 21%, realizzando un totale di 211.233 tonnellate.

Ma, questa stima dovrà essere rivista nelle prossime settimane perché le condizioni meteorologiche non hanno permesso un corretto sviluppo dei frutti, e di conseguenza una parte maggiore rispetto al solito non raggiungerà i calibri adeguati all’esportazione. Per quanto riguarda Cile e Sudafrica, iQonsulting prevede, continua Coldiretti Piemonte, incrementi modesti del 4% e 8% rispettivamente. In entrambi i casi, i frutti si stanno sviluppando normalmente e mostrano un buon aspetto. I volumi sono stimati rispettivamente a 869.411 e 320.135 tonnellate. La Nuova Zelanda, infine, mostrerà livelli di crescita significativi, con un aumento del 16% e un volume stimato in 300.900 tonnellate, grazie principalmente ad un incremento del 25% della varietà Braeburn.

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