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ANCHE L’AGRICOLTURA CELEBRA I 150 ANNI DELL’UNITA’ D’ITALIA RICORDANDO GARIBALDI: A BRUXELLES LA CIA HA RICORDATO IL LATO “CONTADINO” DEL CONDOTTIERO, PREANNUNCIANDO CHE L’ANNIVERSARIO SARA’ AL CENTRO FESTA DELL’AGRICOLTURA

Anche l’agricoltura celebra l’Unità d’Italia e ricorda Garibaldi “contadino”: in concomitanza con l’avvio dei festeggiamenti per i 150 anni della nascita dello Stato italiano, la Cia - Confederazione Italiana Agricoltori ha promosso a Bruxelles la conferenza “I Garibaldi. L’epopea di una famiglia nella storia d’Italia”, il 21 gennaio all’Istituto Italiano di Cultura della capitale belga.

Organizzato dalla Dante Alighieri e dall’associazione Giuseppe Mazzini, il convegno ha girato attorno alla comunicazione su Anita Garibaldi, pronipote del “condottiero” delle camicie rosse, che ha rievocato la figura e le imprese di uno dei personaggi simbolo del nostro Risorgimento.

Se Anita Garibaldi ha raccontato del generale e dell’ammiraglio, il presidente della Cia Giuseppe Politi ha, invece, ricordato l’altro volto dell’eroe dei due mondi, forse meno conosciuto ma ugualmente importante: quello di Garibaldi agricoltore. Nell’isola di Caprera, acquistata nel 1855, Garibaldi portò avanti un’azienda agricola di oltre 40 ettari. Quando era lontano dai campi di battaglia, infatti, il “contadino” Garibaldi si impegnò a trasformare il terreno arido e “ostile” della sua isola in una vera e propria impresa fatta di vigneti, uliveti e frutteti. Non mancavano neppure gli allevamenti, con oltre 500 tra mucche, pecore e capre. Una scelta che non può essere ridotta a semplice “passione”: dopo aver rifiutato i titoli e gli onori che il neo Stato italiano gli offrì, proprio l’agricoltura divenne la maggiore fonte di reddito per il condottiero della spedizione dei Mille.

“La conferenza a Bruxelles è stata, però, solo la prima delle celebrazioni che l’agricoltura vuole dedicare ai 150 anni dell’Unità d’Italia. Il culmine dei festeggiamenti per questo anniversario così fondamentale - spiega Politi- sarà, a settembre, a Torino, con la Festa dell’Agricoltura, e, a dicembre, con un convegno istituzionale sul ruolo del settore primario nella creazione dell’Italia unita”.

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