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L’HOBBY FARMING, LA TENDENZA DI AUTOCOLTIVARSI L’ORTO, CONQUISTA GLI ITALIANI. ARRIVA “VITA IN CAMPAGNA, LA FIERA” (18-20 MARZO, MONTICHIARI, BRESCIA), LA PRIMA FIERA PER GLI AGRICOLTORI PER PASSIONE

Non Solo Vino
Ecco l’orto di Obama alla Casa Bianca

Sono stimati in 1 milione gli italiani che coltivano un pezzo di terra per pura passione che diventano sette se si aggiungono quelli che si dedicano a un orto o a piante in vaso su terrazzi e balconi. Il tutto alimenta una domanda di attrezzature e di servizi di consulenza che può essere stimata oltre il miliardo di euro. Gli hobby farmer rappresentano quindi un mercato potenziale apparentemente ampio e da scoprire, affamato di offerte e di informazioni. A questo mondo “Vita in Campagna”, la rivista di agricoltura amatoriale più letta in Italia, dedica, dal 18 al 20 marzo, a Montichiari (Brescia), la prima fiera nazionale che abbina formazione gratuita, intrattenimento, possibilità di acquistare prodotti specializzati e di conoscere chi condivide la stessa passione (info: www.vitaincampagna.it/laFiera).
“Una tendenza, quella dell’hobby farming, che oggi mostra una spiccata vocazione sociale” spiega Giorgio Vincenzi, direttore della rivista “L’Informatore Agrario”. La manifestazione di costituisce un appuntamento unico nel suo genere perché offre minicorsi sulle tecniche di coltivazione più attuali in una fattoria ricostruita dal vero dove il visitatore potrà instaurare un dialogo “a tu per tu” con dieci esperti di Vita in Campagna. Un’agorà del verde con orto, giardino, frutteto, vigneto, oliveto, apiario e piccoli animali e un fitto calendario di dimostrazioni pratiche di potature e innesti, incontri per apprendere come coltivare rose e ortensie, soluzioni per ottenere risparmio energetico nella casa in campagna o per gestire un pollaio o conigli. Un luogo dove conoscere modalità nuove per svolgere l’attività amatoriale e dove scambiarsi esperienze. Nell’ampio spazio espositivo, inoltre, tutto quello che serve per dedicarsi all’agricoltura su piccola scala: attrezzature, macchine, sementi, piante e concimi con la possibilità di confrontarsi direttamente con le aziende di riferimento e di ricevere consigli.
L’identikit dell’hobby farmer? l’hobby farmer è maschio, con un’età media di 56 anni, pensionato (47,7%) oppure impiegato (12,2%), operaio (9,3%) o dirigente (2,2%) (Nomisma-Vita in Campagna, 2010). Il suo fine non è ottenere reddito ma produrre per se stesso o per condividere con parenti ed amici il frutto del suo hobby. Nel 50,7% dei casi l’attività agricola amatoriale è praticata da oltre 15 anni. Il tempo che si dedica alla propria terra è per il 45% degli intervistati inferiore alle 10 ore alla settimana, in particolare per quel che concerne i liberi professionisti, gli impiegati e i dipendenti pubblici. I pensionati superano le 20 ore. Secondo i dati Nomisma la scelta di coltivare un terreno da parte degli hobby farmer dipende, nella maggior parte dei casi, dalla volontà di consumare prodotti più sani e genuini (62,5%) e dalla voglia di stare all’aria aperta (61,7%).
L’hobby farming contagia anche i vip. Sempre più numerose le autorità e i personaggi dal mondo dello spettacolo che sviluppano per passione il pollice verde. Michelle Obama, ad esempio, lo ha voluto nel giardino della Casa Bianca per avere verdure sempre fresche. E l’ortomania si è diffusa anche nel mondo del cinema. Gwyneth Paltrow, ad esempio, produce pomodori e zucchine, Helen Mirren coltiva patate in Salento e la bella Nicole Kidman ha dichiarato soddisfatta di aver piantato un frutteto con peschi, peri e susini. Dal cinema al mondo della musica. Sting ha dato il “la” coltivando prodotti nelle sue campagne in Toscana mentre Mario Brunello, violoncellista di fama internazionale, ha dichiarato che nel suo tempo libero ama “sporcarsi le mani”, assicurate migliaia e migliaia di euro, coltivando radicchio di Treviso.

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