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IL PECORINO SARDO IN USA PER RICONQUISTARE I MERCATI AMERICANI. “OCCORRE INSISTERE IN QUELLE PIAZZE, COME GLI STATI UNITI, DOVE LE POTENZIALITA’ DEI NOSTRI PRODOTTI SONO ELEVATE”. COSI’ ANDREA PRATO, ASSESSORE ALL’AGRICOLTURA DELLA REGIONE SARDEGNA

La Regione Sardegna vola negli Usa per riconquistare le quote di mercato perdute nel comparto ovi-caprino e consolidare la presenza anche degli altri prodotti eno-gastronomici isolani, grazie a contatti mirati con gli operatori statunitensi. In questi giorni a New York sono stati numerosi gli incontri istituzionali e con gli operatori per rafforzare soprattutto il primo mercato di alcune delle eccellenze agro-alimentari della Sardegna, in particolare i formaggi ovini. Tra l’altro, il Pecorino romano Dop è il formaggio italiano più esportato negli Usa, che si confermano il mercato di riferimento e quello sul quale la Regione vuole insistere sul fronte della promozione e per conquistare nuove piazze.

Negli ultimi 2 anni, i consumi della Dop italiana nel primo mercato di sbocco per il pecorino romano sono diminuiti del 30%. Una perdita che ha contribuito all’aggravarsi della crisi della pastorizia sarda e che in questi giorni la Regione Sardegna sta cercando di recuperare anche attraverso nuovi sbocchi commerciali nelle grandi catene alberghiere, nella grande distribuzione organizzata e tra i buyer del made in Italy.

“Il crollo dei consumi statunitensi - sottolinea l’assessore all’Agricoltura, Andrea Prato - ha causato un effetto domino che ha messo in crisi i nostri pastori. Occorre perciò aprire nuove opportunità di mercato per il comparto e insistere in quelle piazze, come gli Stati Uniti, dove le potenzialità dei nostri prodotti sono elevate. Rispetto al passato, anziché puntare su mille mercati che poi non portano alcun risultato, stiamo lavorando su quelli già presenti, specie quelli ricchi e freddi, che ci portano conseguenze positive e operiamo per affiancare i nostri imprenditori. Tutto questo - conclude Prato - per dare seguito ai primi segnali di ripresa generati dalle politiche di sostegno della Regione in favore di produttori e imprese cooperative”.

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