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“INOPPORTUNA, PENALIZZANTE, ANACRONISTICA”: IL “TURISMO VERDE”, OVVERO GLI AGRITURISMI DELLA CIA, RIBADISCE LA SUA CONTRARIETA’ ALLA TASSA DI SOGGIORNO PREVISTA DAL DECRETO CALDEROLI. “RISCHIA DI AVERE EFFETTI NEGATIVI SUL SETTORE”

Inopportuna, penalizzante e controproducente: Così “Turismo Verde”, l’associazione agrituristica della Cia - Confederazione Italiana Agricoltori, si è espressa nei confronti della tassa di soggiorno, prevista dal decreto Calderoli, in discussione in Parlamento.

“E’ un’imposizione che - avverte “Turismo Verde” - rischia di avere pesanti riflessi su un settore come quello dell’agriturismo che, nonostante le difficoltà, sta faticosamente tenendo e in molte realtà fa intravedere positivi segnali di risveglio, dopo l’impasse 2010”. Per questo motivo “Turismo Verde” esprime tutta la sua netta contrarietà verso questa tassa “anacronistica”, non al passo con i tempi, che può provocare nuovi problemi agli oltre 18.000 agriturismi italiani. In particolare, l’associazione agrituristica della Cia sottolinea che la situazione di difficoltà in cui versa il comparto agrituristico potrebbe appesantirsi ulteriormente con un aggravio dei costi a carico dei visitatori. “Turismo Verde” rimarca, inoltre, la necessità di operare per uno snellimento delle procedure burocratiche e per una semplificazione delle modalità di prelievo fiscale nel settore, obiettivo che contrasta fortemente con l’introduzione di questa nuova tassa.

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