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“IO SONO IO E VOI NON SIETE UN...”: LA LOGICA DEL MARCHESE DEL GRILLO, RISPOLVERATA DA CONFAGRICOLTURA, ENTRA NEL SETTORE LATTE PER COMMENTARE “UNA PREVARICAZIONE CHE SA DI TEMPI IN CUI I PRIVILEGI DI POCHI PREVALEVANO SUI DIRITTI DI MOLTI”

“Ancora una volta si ricorre alla blindatura della fiducia per far passare con il “Milleproroghe” un provvedimento iniquo come lo slittamento dei pagamenti rateizzati delle multe sulle quote latte, prima posposto a dicembre 2010 ed ora a giugno 2011. Una prevaricazione che sa di tempi in cui i privilegi di pochi prevalevano sui diritti di molti”. Così Confagricoltura commenta l’ultimo episodio della vicenda legata alla superproduzione di latte in Italia, ricordando che la sussistenza delle sanzioni per gli splafonatori è stata più volte provata dalle risultanze delle numerose commissioni d’inchiesta e d’indagine che si sono susseguite negli anni.

“Non si comprende - prosegue Confagricoltura - come parti politiche che dicono di avere dalla loro il popolo sovrano possano rivolgersi alla componente più virtuosa degli italiani con il sorriso irridente del Marchese del Grillo e il suo celebre motto: “Io sono io e voi non siete un ...”. Di questa ennesima prevaricazione gli agricoltori, spesso troppo pazienti, ma altrettanto determinati nel difendere la loro dignità e la loro fede nella giustizia, sapranno tenere ben conto quando tornerà il momento delle promesse, così facili da pronunciare quando si cerca il favore delle urne. Gli italiani - continua Confagricoltura - che con lavoro, risparmio e onestà tengono ancora in piedi il Paese sono stanchi di pagare per gli altri e solo persone distanti dalla gente, o che per “gente” intendono unicamente il loro clan di appartenenza, possono pensare di poter continuare a coltivare impunemente la loro arroganza”.

“Nei mesi scorsi abbiamo contestato tante volte in piazza con migliaia e migliaia di nostri associati ogni tentativo di realizzare in maniera più o meno sotterranea un condono tombale e gratuito. La proroga, blindata con il maxiemendamento - conclude Confagricoltura - è del tutto ingiustificata, uno schiaffo ai produttori onesti ed a quelli che hanno aderito alla rateizzazione ed adempiuto regolarmente al proprio dovere versando quanto dovuto al 31 dicembre 2010”.

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