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QUANDO E COME DEVE MANGIARE IN SETTIMANA BIANCA UN BAMBINO TRA I 5 E I 10 ANNI? GLI ESPERTI DELL’“OSPEDALE BAMBIN GESU’” DI ROMA DANNO CONSIGLI AI GENITORI PER UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE NELLE VACANZE INVERNALI

Quando e come deve mangiare durante la settimana bianca un bambino tra i 5 e i 10 anni? E’ vero che bisogna incrementare l’assunzione calorica quotidiana di circa 300 Kcal? E come dovrà essere vestito? Lo sci e gli altri sport sulla neve sono perfetti per divertirsi e fare movimento all’aria aperta, ma per godere appieno dei benefici che una settimana bianca può convenire seguire i consigli degli esperti soprattutto per quanto riguarda l’alimentazione. Dall’Ospedale Bambin Gesù di Roma arriva l’invito a dare molta attenzione all’alimentazione che deve essere adeguata sia in quantità sia in qualità alla nuova condizione psicofisica in cui ci si viene a trovare (sul sito www.merendineitaliane.it è possibile trovare i consigli di medici e nutrizionisti che collaborano con l’Ospedale).
Secondo Amleto D’Amicis, nutrizionista epidemiologo, “la colazione e la cena diventano i pasti più importanti della giornata. E i carboidrati devono costituire almeno il 60% del totale dell’energia introdotta. Poiché solitamente lo sport si fa la mattina - aggiunge - è bene cominciare la giornata con una colazione particolarmente sostanziosa. Se, infatti, la colazione dovrebbe coprire il 20% delle Kcal giornaliere, per prepararsi ad una bella mattinata sulla neve è bene incrementarle almeno fino al 25%. Bisognerebbe, poi, interrompere la mattinata sui campi da sci con uno spuntino, fare un pranzo leggero e digeribile, chiudere il pomeriggio sciistico con uno spuntino e infine consumare una cena completa capace di riequilibrare le scelte alimentari necessariamente non complete fatte durante la giornata all’aperto”.
Secondo Michelangelo Giampietro, nutrizionista e medico dello Sport: “durante la settimana bianca, all’alimentazione del bambino normopeso, bisogna aggiungere almeno 300 Kcal in più rispetto al suo fabbisogno quotidiano e ricordarsi, naturalmente, che gli sport ad alta quota devono soprattutto divertire i nostri figli”.
Da non sottovalutare l’abbigliamento: tute impermeabili o idrorepellenti viste le probabili frequenti cadute sulla neve dovute all’imperizia, ma anche abiti di tessuti traspiranti e disposti “a strati” in modo da poterli alleggerire o appesantire a seconda delle condizioni ambientali. Mani e piedi devono, inoltre, essere tenuti sempre caldi proteggendoli con guanti e calze adatte.

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