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LEBBRA DELL’OLIVO, DANNI IN PUGLIA PER 53 MILIONI DI EURO. L’ASSESSORE ALLE RISORSE AGRICOLE DELLA REGIONE PUGLIA, DARIO STEFANO, CHIEDE L’INTERVENTO URGENTE DEL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE PER FAR FRONTE ALLA SITUAZIONE

Ammonta a 53 milioni di euro il danno economico provocato in Puglia dalla cosiddetta “lebbra dell’olivo”, un parassita che provoca una scarsa qualità dell’olio prodotto. Lo comunica l’assessore alle Risorse Agricole della Regione Puglia, Dario Stefano, che ieri ha proposto alla giunta regionale la delibera, poi approvata, con la quale è stato chiesto al ministero delle Politiche agricole interventi urgenti per far fronte alla situazione. Solo nelle province di Lecce e Brindisi dove esiste la maggiore concentrazione di ulivi secolari, la superficie interessate è di 152.000 ettari.

“I cambiamenti climatici cui stiamo assistendo, come l’aumento delle temperature e delle piogge autunnali, ma anche gli eventi calamitosi sempre più frequenti, - spiega Stefano - hanno consentito la diffusione anomala e invasiva della lebbra dell’olivo”. “Gli oli ottenuti dalla lavorazione di partite di olive infette - sottolinea Stefano - hanno raggiunto livelli di elevata acidità, anche fino a 12 - 13 gradi e, nei casi di attacco massiccio della “lebbra” addirittura superiori. La scarsa qualità del prodotto e il conseguente deprezzamento dell’olio, hanno determinato un cospicuo danno economico stimato in oltre 53 milioni di euro, che in termini relativi ha rappresentato una diminuzione di entrate per le imprese agricole pari al 37,72% sulle medie del triennio precedente. Si è reso, quindi, necessario e urgente - conclude Stefano - adottare questo provvedimento di richiesta di aiuti straordinari al ministero delle Politiche Agricole per attenuare lo stato di prostrazione delle aziende agricole, peraltro già provate dagli effetti della perdurante crisi economica, che nei territori di Brindisi e Lecce operano nel comparto oleario e che sono state pesantemente penalizzate dagli attacchi della lebbra dell’olivo”.

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