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È TEMPO DI RACCOGLIERE LA SFIDA DEL FOTOVOLTAICO, DA CUI L’AGRICOLTURA PUÒ TRARRE GRANDI VANTAGGI, MA SI DEVONO ATTUARE MISURE PER EVITARE SPECULAZIONI. PER DARIO STEFÀNO, ASSESSORE ALL’AGRICOLTURA DELLA REGIONE PUGLIA, È “UN’OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO”

Da tempo si discute del fotovoltaico in agricoltura. Tra sostenitori e detrattori, che denunciano la conversione delle colture in brutte distese di pannelli solari. Il problema esiste, soprattutto dove - causa incentivi - si ha il fenomeno della speculazione, come al Sud, dove le mafie hanno “fiutato” l’affare. Il pericolo maggiore, pare, è corso dalla Puglia: qui fioccano le richieste per nuove installazioni e la carenza di controlli darebbe spazio alla criminalità. Per Dario Stefàno, assessore all’agricoltura della Regione, limitare il fenomeno non è facile, ma neanche impossibile. “Il problema è sovrastimato - dice a WineNews - perché, ad oggi, le installazioni a pannelli solari coprono meno dell’1% dei terreni agricoli in Puglia. Stiamo cercando di governare il fenomeno, incentivando le installazioni sui tetti delle case anziché nei campi ma, soprattutto, facendo dialogare l’agricoltura con le fonti rinnovabili, per spingere le imprese agricole a raccogliere la sfida della multidisciplinarietà, dove il fotovoltaico produce l’energia necessaria alla produzione agricola. È un’opportunità di sviluppo”.

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