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MUCCA PAZZA, DALLA PAURA ALLA PRECAUZIONE, LA SVOLTA NEI CAMPI E IN TAVOLA: A 10 ANNI DALLE MISURE PER FAR FRONTE ALLA PRIMA E PIU’ DRAMMATICA EMERGENZA ALIMENTARE, IL 9 MARZO A ROMA LA COLDIRETTI FA IL BILANCIO SU COSA E’ CAMBIATO IN ITALIA

A dieci anni esatti dal varo delle misure nazionali per far fronte alla prima e più drammatica emergenza alimentare, la Coldiretti fa il bilancio di cosa è cambiato in Italia: l’appuntamento è il 9 marzo alla sede dell’associazione degli agricoltori a Roma, dove è di scena l’incontro “Mucca pazza dieci anni dopo” (info: www.coldiretti.it) per approfondire un processo di rigenerazione che ha portato “dalla paura alla precauzione” determinando una “svolta nei campi e sulla tavola” che ha fatto conquistare al made in Italy primati nella qualità, sicurezza e sostenibilità ambientale, ma ha anche cambiato la cucina tradizionale e le sue ricette.
Il costo delle emergenze alimentari, i cambiamenti nelle abitudini degli italiani negli ultimi dieci anni, i primati conquistati dall’agroalimentare nazionale nello stesso periodo e i sistemi di controllo attivati per evitare che episodi simili si ripetano: questi i temi al centro dell’incontro, con la partecipazione dell’allora Ministro dell’Agricoltura e attuale presidente della Fondazione UniVerde Alfonso Pecoraro Scanio, di Giovanni Fava, presidente della Commissione Parlamentare di inchiesta sulla contraffazione e la pirateria commerciale, Giuseppe Vadalà, dirigente Cfs e responsabile del Nucleo Agroalimentare e Forestale, e di Antonio Noto, direttore di Ipr Marketing, insieme a Alberto Manelli, direttore generale dell’Istituto Nazionale di Economia Agraria, Rosario Trefiletti, presidente Federconsumatori, Giorgio Calabrese, docente di Nutrizione Umana all’Università Cattolica di Piacenza e Sergio Marini, presidente della Coldiretti.
Nell’occasione sarà presentato il primo studio sui cambiamenti nel piatto degli italiani e sulla mutata percezione della sicurezza alimentare a dieci anni dall’emergenza, individuando i piatti della cucina tradizionale italiana che sono stati cancellati o stravolti dalla mucca pazza, dalla pajata del Lazio al vero risotto alla milanese, dalla finanziera del Piemonte alle frittelle di cervello di bovino adulto fino alla salsa peverada veneta e alle altre specialità regionali, ma anche le innovazioni introdotte come i primi hamburger “Doc” di carne chianina, piemontese e marchigiana.

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