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AGROTERRORISMO, UNA PROBLEMATICA CHE NON PUO’ ESSERE TRASCURATA COSI’ COME LE RELATIVE POSSIBILITÀ D’INTERVENTO PER LA SICUREZZA E LA PACE. SE NE PARLERA’ A ROMA IN CONFAGRICOLTURA IL 16 MARZO

La biosicurezza sta diventando uno dei temi più importanti per la comunità internazionale, una problematica che non può essere trascurata così come le relative possibilità d’intervento per la sicurezza e la pace. I parassiti delle piante possono essere usati come armi biologiche per distruggere intere coltivazioni o per contaminare le derrate agrarie. E’ per questo che Confagricoltura ha programmato a Roma (Palazzo Della Valle) il 16 marzo una tavola rotonda su “Agroterrorismo: un rischio per la biosicurezza in campo agro-alimentare?”.

I parassiti delle piante usati come armi biologiche per distruggere intere coltivazioni o per contaminare le derrate agrarie. L’ipotesi non è priva di fondamento. Il settore agroalimentare, con le sue attività collegate, rappresenta, infatti, un elemento basilare per la stabilità sociale, economica e politica di qualsiasi Paese o area geografica e in quanto tale oggi è considerato tra i possibili obiettivi di azioni terroristiche. La biosicurezza sta diventando uno dei temi più importanti per la comunità internazionale. Le colture agrarie, infatti, costituiscono un facile bersaglio, perché non sono in alcun modo protette e perché l’impiego di microrganismi patogeni per attaccarle richiede comunque tecnologie relativamente semplici e poco costose. In alcuni Paesi, come gli Stati Uniti, l’ipotesi di azioni agroterroristiche, peraltro mai scartata, negli ultimi anni è stata presa nella massima considerazione.

In Europa l’argomento, inizialmente considerato remoto, comincia a destare una certa attenzione. All’inizio 2011, è stata avviata la creazione di una rete di eccellenza, finanziata nell’ambito del programma europeo Sicurezza, del VII Programma Quadro. Il progetto, a cui partecipano otto Paesi (Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Ungheria, Israele, Turchia, Stati Uniti d’America) prevede attività di ricerca, formazione e divulgazione sul tema della biosicurezza in campo agroalimentare. Il “quartier generale” di questo organismo per difenderci dall’agroterrorismo è a Torino, ad Agroinnova, società di ricerca avanzata costituita dall’ateneo del capoluogo piemontese e diretta dalla professoressa Maria Lodovica Gullino, direttore del Centro di Competenza per l’Innovazione in campo agro-ambientale e agro-alimentare (AgroInnova).

Su questi temi e questa esperienza Confagricoltura ha voluto organizzare una tavola rotonda per approfondire una problematica che non può essere trascurata e le relative possibilità d’intervento per la sicurezza e la pace. Interverranno ai lavori, oltre alla professoressa Maria Lodovica Gullino, Corrado Clini, direttore generale della Direzione per lo Sviluppo Sostenibile, Clima e Energia del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; Fausto Pedrazzini, coordinatore Ufficio Grant dell’Istituto Fisiologia Clinica Cnr di Pisa, Marco Uguzzoni, Comandante Nucleo Antifrodi Carabinieri di Parma, Federico Vecchioni, presidente Confagricoltura.

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