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NATA IN FRANCIA AI PRIMI DEL ’900 PER I PRIMI AUTOMOBILISTI, SI È POI “EVOLUTA” IN GUIDA GOURMAND PER FAR CONOSCERE IL MEGLIO DELLA GASTRONOMIA MONDIALE. È LA GUIDA MICHELIN, NARRATA DA FAUSTO ARRIGHI, DIRETTORE DELLA GUIDA MICHELIN ITALIA

Non Solo Vino
La Michelin si racconta ...

C’era una volta un’industria di pneumatici, che un bel giorno si trasformò nell’editrice della guida gourmand più famosa del mondo ... Non è una favola, ma la storia della Guida Michelin, nata nei primi anni del ’900 per aiutare i “voituriers” - i primi automobilisti - a trovare un meccanico, un gommista, una pompa di benzina. A raccontare questa storia è Fausto Arrighi, direttore della Guida Michelin Italia; il palco è quello di “Gusto in Scena” (Lugano, 13-14 marzo). “A quell’epoca, in Francia, l’esigenza primaria era quella di segnalare alberghi che fossero decenti e che la notte non fossero visitati da insetti vari e scarafaggi. Più avanti, con lo sviluppo della ristorazione di qualità anche al di fuori delle grandi città, si pensò di arricchire il servizio agli automobilisti segnalando anche i migliori locali dove sostare per un pranzo”, dice Arrighi. “Con lo sviluppo della ristorazione di qualità, si pensò di arricchire il servizio segnalando i migliori locali dove mangiare”. Ma è grazie alla passione dei fratelli André e Édouard Michelin, ingegnere il primo, umanista il secondo, entrambi appassionati buongustai, pensarono di selezionare in modo rigoroso i buoni ristoranti: nacquero così gli ispettori della guida, uno staff di intellettuali e gourmet, il cui lavoro consiste appunto nel visitare, in forma anonima, i locali verificando il livello della cucina e del servizio. Nel 1956 la “Rossa” valica le Alpi, ma si limita all’Italia del Centro-Nord; solo l’anno successivo nasce una Guida Michelin che copre tutta la Penisola. Non ci sono ancora le stelle, sinonimo di ristorante che vale la deviazione o addirittura il viaggio. Verranno più tardi. “Il grande successo della guida, che, più che da una motivazione industriale deriva dalla passione di una famiglia, arriverà proprio con la creazione delle stelle”, conclude Arrighi.

Egle Pagano


Focus - Di scena, a Lugano, “Gusto in Scena”


Si è alzato il sipario su “Gusto in Scena”, kermesse enogastronomica di Lugano (ieri ed oggi), con protagonisti chef, vini e prodotti di eccellenza della tavola. Ad inaugurare l’appuntamento, l’ideatore Marcello Coronini, che ha lanciato il tema del congresso: “Chef in Concerto, Cucinare con e senza grassi”, con i grandi chef a dimostrare che l’alta ristorazione sa usare i grassi nobili, il cui valore va recuperato, ma sa anche proporre una cucina a grassi zero, grazie alla padronanza della tecnica. Poi, l’intervento di Pietro Leemann, chef del ristorante Joia di Milano, svizzero di origine e italiano di adozione. Leemann ha evidenziato come la kermesse aiuti gli chef a far esprimere il loro “Gusto dietro le quinte”, ovvero la cultura che c’è dietro a un piatto. “Gusto in Scena” si snoda in tre momenti: il congresso di cuochi Chef in Concerto, la rassegna di aziende vinicole di Italia, Svizzera e Slovenia I Magnifici Vini, e Seduzioni di Gola, esposizione di golosità.

Info: www.gustoinscena.it

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