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FONDO PER GLI INTERVENTI NEL CAPITALE DI RISCHIO ED ESTENSIONE DELLE GARANZIE ALLE OPERAZIONI DI BREVE TERMINE. GIANCARLO GALAN ESPRIME SODDISFAZIONE PER GLI STRUMENTI ELABORATI A FAVORE DEGLI AGRICOLTORI. E STRIZZA L’OCCHIO ALLA CULTURA ...

Un’operazione di “ingegneria finanziaria” in agricoltura, così il Ministro delle Politiche Agricole, Giancarlo Galan, ha definito i due strumenti elaborati per sostenere le imprese agricole, il Fondo di capitale di rischio e le garanzie estese alle operazioni di breve termine. “Innanzitutto - dice Galan - abbiamo reso operativo il regolamento per le attività del Fondo per gli interventi nel capitale di rischio istituito con l’articolo 66, comma 3, della legge 27 dicembre 2002, n. 289, in conformità agli orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato.

L’operatività del Fondo rappresenta un’importante risposta alla situazione di crisi cui versano le imprese del settore e si pone, da un lato, l’obiettivo di favorire la ripresa degli investimenti nel settore agricolo, agroalimentare e della pesca, attraverso interventi di capitalizzazione delle imprese; dall’altro, di aumentare la massa finanziaria a favore del settore, attraverso il coinvolgimento di capitali privati nella realizzazione degli investimenti. In particolare, il Fondo ha lo scopo di supportare i programmi di investimento di piccole e medie imprese, per promuoverne la nascita e lo sviluppo e di favorire la creazione di nuova occupazione”.

Le operazioni finanziarie del Fondo possono essere di natura diretta o indiretta: la partecipazione diretta del Fondo al capitale sociale delle imprese beneficiarie avviene come socio di minoranza tramite sottoscrizione di nuove quote o azioni del capitale sociale delle imprese. Il prestito partecipativo, invece, di durata di sette anni (di cui due anni di preammortamento), è erogato in un’unica soluzione e può essere rimborsato con rate semestrali. Il Fondo può effettuare operazioni finanziarie per un importo complessivo di 1,5 milioni di euro annui per impresa destinataria a seconda del piano di investimenti previsto.

Le operazioni finanziarie indirette, invece, consistono nell’acquisizione di quote di partecipazione minoritarie di altri fondi privati che investono nel capitale di rischio delle imprese. In definitiva, il Fondo per gli interventi nel capitale di rischio è a forte impatto innovativo e si pone come sfida sul piano culturale e della gestione di impresa, favorendo la redditività degli investimenti, la conoscenza dei prodotti e del mercato e l’equilibrio finanziario delle aziende. “Se un agricoltore avrà bisogno di acquistare macchinari o attrezzature - dice Galan - potrà chiedere un prestito a credito garantito dallo Stato. È un provvedimento fondamentale per l’agricoltura italiana, che aiuterà il settore nella risposta alla crisi economica, anche se, da anni, l’agricoltura non conosceva un periodo positivo come quello attuale”.

Se il Ministro esprime soddisfazione per questo provvedimento innovativo, non fa altrettanto per i tagli alla cultura effettuati dal Governo nelle ultime settimane: “non è lungimirante chi taglia in quel settore, non considero intelligente questa operazione. Se si considera quanti sforzi, ogni giorno, facciamo per difendere i migliori prodotti del made in Italy nel mondo, tanto più, allora, dovremmo chiederci come è possibile non salvaguardare il nostro patrimonio artistico e culturale, la più grande eredità che ci è stata lasciata dai nostri antenati. Se c’è una cosa che ho imparato fin da quando ero Presidente del Veneto, è che ci sono 800 milioni di persone nel mondo che possono permettersi un viaggio in Italia: è assurdo, secondo me, non puntare su questo e non promuovere la nostra cultura all’estero”.

Non parla a caso, Giancarlo Galan, se voci sempre più insistenti lo vogliono futuro Ministro dei Beni Culturali. “Continuo a fare il Ministro dell’Agricoltura ma, se dovesse succedere qualcosa, qualche buona idea ce l’ho, oltre a quella buona dose di fortuna che mi ha sempre accompagnato. E la cultura, oggi, ha proprio bisogno di questo: di fortuna e di idee. Anche quando sono arrivato all’Agricoltura c’erano problemi, ma ora il settore è in salute e traina commercio e industria. La Cultura ha opportunità maggiori e non è la ciliegina sulla torta: è la torta intera”.

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