02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

1 MAGGIO: MILLE TONNELLATE DI FAVE IN TAVOLA. LO DICE LA COLDIRETTI, CHE RILANCIA IL CLASSICO ABBINAMENTO FAVA-PECORINO, CHE UNISCE DUE PRODOTTI DELLA TRADIZIONE AGROALIMENTARE NAZIONALE

Sono oltre 1.000 le tonnellate di fave fresche consumate nella Festa del 1 maggio soprattutto nelle regioni del Centro Italia spesso nel tradizionale abbinamento con il pecorino. Lo afferma la Coldiretti per l’iniziativa su come “Come è cambiato il picnic degli italiani in 50 anni”, a Roma dove è intervenuta una folta delegazione di pastori sardi anche per rilanciare il consumo del formaggio tipico colpito da una grave crisi.

L’abbinamento fava-pecorino unisce - sottolinea la Coldiretti - due prodotti della tradizione agroalimentare nazionale conosciuti entrambi fin dal tempo degli antichi romani ed è irrinunciabile in molte regioni come Lazio, Marche, Umbria, Abruzzo e Molise. Proprio per questo la Coldiretti ha presentato il primo kit da picnic a km 0 con fave, pecorino, vino, acqua oltre ad una tovaglietta e bicchieri e posate in plastica biodegradabile, per un totale di 5 euro l’uno che è stato distribuito, in anteprima il 1 maggio, a Roma, per la beatificazione di Giovanni Paolo II, nell’iniziativa “Campagna Amica”.

Se per i pecorini Sardo e Romano i prezzi dovrebbero essere in calo poichè il latte viene sottopagato ai pastori, i prezzi delle fave - sottolinea la Coldiretti - sono sostanzialmente stabili e variano tra 1,5 e i 2,5 euro al chilo. Per garantirsi un prodotto di qualità, la Coldiretti consiglia di accertarsi al momento dell’acquisto che il baccello delle fave sia turgido, di colore brillante e senza macchie, lucido e di forma regolare. Ad autenticarne la qualità e, in particolar modo, la freschezza, è - rileva la Coldiretti - lo schiocco che deve fare il baccello quando lo si spezza. Le fave sono ricche di proteine, fibre, vitamine (A, B, C, K, E, PP) e sali minerali, hanno una riconosciuta azione di drenaggio dell’apparato urinario e tra i legumi sono i meno calorici: per 100 grammi di fave fresche, l’apporto energetico è di sole 37 chilocalorie. Gli unici a dover stare lontani dalle fave sono gli affetti da favismo, una malattia genetica ereditaria dovuta alla mancanza dell’enzima G6PD (glucosio-6-fosfato deidrogenasi) con manifestazioni a carico dei globuli rossi.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli