02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

SUL “PIEDE DI GUERRA” I CONSORZI DELLE INDICAZIONI GEOGRAFICHE (AICIG): “SE BRUXELLES NON CI PERMETTERÀ DI REGOLAMENTARE I VOLUMI PRODUTTIVI, IL SISTEMA DELLE DENOMINAZIONI POTREBBE ESSERE MESSO IN DISCUSSIONE”

Una maggiore attenzione, da parte del Parlamento Europeo, agli interessi ed ai bisogni delle produzioni italiane a marchio Dop e Igp: è quanto ha chiesto, alla Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, l’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche (Aicig). È necessario, secondo l’associazione, che il Parlamento italiano sensibilizzi le massime istituzioni dell’Ue perché supportino attivamente il Ministro dell’Agricoltura, Saverio Romano, al Consiglio dei Ministri Europeo e - nel caso in cui quest’ultimo non volesse dare ascolto alle richieste - si dichiara pronta a mettere in discussione il sistema di Dop e Igp.

I Consorzi chiedono con forza il supporto in sede comunitaria, per avere la possibilità di intervenire sulla regolamentazione dei volumi produttivi per equilibrare domanda e offerta. “Il sistema Consorzi - dice Stefano Berni, membro del Consiglio direttivo Aicig e direttore del Consorzio del Grana Padano - si sta muovendo coordinato e con forza, è necessario però l’impegno di tutti nella stessa direzione per ottenere i risultati sperati tra cui, in primo luogo, la possibilità di regolamentare i volumi produttivi per i prodotti Dop e Igp. Se nell’ambito della riforma oggi in discussione a Bruxelles non dovesse trovare posto questo aspetto fondamentale, saremmo nostro malgrado costretti a mettere in discussione l’intero sistema che, evidentemente, non è adeguato e non rappresenta le realtà agroalimentari italiane”.

“Non si capisce la motivazione - continua - per cui i servizi della Commissione Europea si mettano di traverso su questa richiesta volta a preservare i livelli qualitativi di prodotti i cui quantitativi certamente non influenzano il mercato e non interviene, invece, sulla questione Lactalis-Parmalat”. Anche il direttore del Consorzio del Prosciutto di Parma, Stefano Fanti, è sulla stessa lunghezza d’onda: “l’evoluzione normativa, attualmente in atto a Bruxelles, condizionerà l’intera produzione Dop e Igp nazionale dei prossimi decenni. È importante un impegno comune e trasversale di tutti gli operatori del settore e della politica”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli