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IN ARRIVO OLTRE 100 AGENTI ABILITATI DAI VARI CONSORZI DI TUTELA PER DIFENDERE DOP E IGP DAGLI ABUSI COMMERCIALI. UNA ULTERIORE GARANZIA PER CONSUMATORI E PRODUTTORI

Un esercito di oltre 100 agenti di pubblica sicurezza abilitati dai Consorzi di tutela, che, ogni giorno, opererà al fine di prevenire e reprimere ogni abuso in fase di commercializzazione dei prodotti e proteggere in questo modo il lavoro dei produttori e i consumatori. Sarà questo il compito di questa vera e propria “task force” che presto sarà operativa, ma di cui sarà necessario tracciare un profilo adeguato in termini di competenza. E proprio della formazione di questi agenti e del confronto costante per un’adeguata tutela delle produzioni Dop e Igp si è parlato a Parma, al Comando provinciale del Corpo forestale dello Stato di Parma, in un incontro organizzato dallo Corpo Forestale dello Stato, con la partecipazione dell’Ispettorato Centrale Repressione Frodi, del Comando Carabinieri Politiche Agricole e dell’Aicig-Associazione Italiana Consorzi Indicazione Geografiche.

Un programma che non escluderà, evidentemente, le produzioni viticole (come Wine News aveva già anticipato nel 2010 nella “Chianti Classico Collection”) e che, in accordo con la nuova legge quadro del vino italiano, il Decreto 61/2010, prevede la nuova figura dell’agente vigilatore (articolo 17) e che i Consorzi di tutela possano “svolgere azioni di vigilanza, tutela e salvaguardia della denominazione da espletare prevalentemente nella fase del commercio” proprio attraverso l’attività di queste nuove figure.

Nella legge si afferma anche che “l’attività di vigilanza è esplicata prevalentemente nella fase del commercio e consiste nella verifica che le produzioni certificate rispondano ai requisiti previsti dai disciplinari, e che prodotti similari non ingenerino confusione nei consumatori e non rechino danni alle produzioni Dop e Igp. Agli agenti vigilatori incaricati dai Consorzi, nell’esercizio di tali funzioni, può essere attribuita la qualifica di agente di pubblica sicurezza ed i Consorzi possono richiedere al Ministero il rilascio degli appositi tesserini di riconoscimento, sulla base della normativa vigente”. Un provvedimento mutuato dalla legge 526/99, che istituiva questa figura e le sue funzioni per i Consorzi dell’agro-alimentare (per esempio, quello del Prosciutto di Parma o del Parmigiano Reggiano), già regolati dai provvedimenti dell’Unione Europea in tema di Dop e Igp, e che equipara di fatto i controlli sui vini a quelli del resto dei prodotti agro-alimentari.

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