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COMMISSARIAMENTO, ANZI, RINNOVAMENTO. O FORSE NULLA. L’“EMENDAMENTO PARLAMENTARE”, DI CUI NON SI CONOSCE FIRMATARIO, LEGGE DI RIFERIMENTO E TEMPI, CHE RIDISEGEREBBE ENTI E SOCIETÀ DEL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE, PUBBLICATO DA “IL VELINO”

Circola, in ambienti romani, il rumors di un emendamento a non si sa quale testo di Legge, presentato da chi e da discutere quando, che vorrebbe una riforma completa degli statuti, dei consigli di amministrazione e dei vertici di tutti gli enti e le società in capo al Ministero per le Politiche Agricole, da qualche mese guidato dal Ministro del Pid, Saverio Romano. Nel testo, rilanciato dall’agenzia il Velino, si legge che “In funzione della necessità della rimodulazione delle politiche di governo del settore agricolo ... sono ridefiniti i compiti e le funzioni degli enti e delle società ... Inran, Inea, Cra, Agea, Unire, Ismea, Buonitalia ...” e altri. In sostanza, se approvato il presunto emendamento “tutti gli organi statutari sono conseguentemente rinnovati entro 45 giorni dalla data di emanazione dei relativi atti di indirizzo strategico”. Ma nessuno degli interessanti sa niente! Possibile? Non è il classico “allarme” che porta con sé messaggi criptati? Siamo ancora alla dirigenza agricola usata come merce di scambio Politico?

Focus - Il testo dell’agenzia “Il Velino”: “Tutti enti vigilati Mipaaf verso commissariamento”
“I cosiddetti “enti vigilati” del ministero delle Politiche agricole forse saranno presto ancora più vigilati. E in 45 giorni i Consigli di amministrazione di enti e società sottoposti al controllo del dicastero di Saverio Romano potrebbero cambiare registro, per andare verso il commissariamento certo. Nessuno escluso. Non solo Buonitalia Spa quindi, l’ente deputato a promuovere il made in Italy agroalimentare nel mondo che è nel mirino da tempo, ma anche Agea (l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura), Ismea, (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare), Inran (l’Istituto nazionale di ricerca per la nutrizione e gli alimentari), il Cra (Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura), l’Inea (Istituto nazionale di economia agraria), l’Unire (Unione Nazionale per l’Incremento delle Razze Equine), e l’Isa (Istituto sviluppo agroalimentare).
“In funzione della necessità della rimodulazione delle politiche di governo del settore agricolo e della pesca nel mutato quadro di riferimento macro economico ed ordinamentale, con separati atti di indirizzo strategico del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali – si legge nell’emendamento parlamentare di cui Il Velino è venuto in possesso - sono ridefiniti i compiti e le funzioni degli enti e delle società di cui al D.lgs. 29 ottobre 1999 n. 454 (Inran-Inea-Cra), al D.lgs. 27 maggio 1999,n.165 (Agea), al Regio Decreto 24 maggio 1932, n. 624 (Unire), alla Legge 21 dicembre 1931, n. 1785 (Ente Risi), al D.lgs 29 ottobre 1999, n. 419 (Ismea), dal D.lgs 2004, n. 1999 (Buonitalia) dalla Legge 11 luglio 1952, n. 1005 (Eipli), al Decreto-Legge 30 settembre 2005, n. 203 (Isa)”. In sostanza, “tutti gli organi statutari sono conseguentemente rinnovati entro 45 giorni dalla data di emanazione dei relativi atti di indirizzo strategico”. E con gli enti saranno rinnovati anche i Consigli di amministrazione: “I consigli di Amministrazione dei predetti enti e società sono conseguentemente rinnovati nel numero di cinque consiglieri entro 45 giorni dalla data di emanazione dei relativi atti di indirizzo strategico, senza applicazione dell’articolo 2383, comma 3 del codice civile” che si applica infatti alle società, non agli enti. Il relativo statuto ove necessario, dovrà conformarsi, entro il richiamato termine, alle previsioni di cui al comma 12, dell’articolo 3 della legge 24 dicembre 2007, n.244.
Crede sia una notizia “priva di fondamento” il presidente di Ismea Arturo Semerari che spiega al Velino che “con tutti i ministri vale sempre il principio della massima collaborazione istituzionale”. Nel caso in cui invece effettivamente dovesse accadere, “sarebbe utile capirne il motivo”. Dal canto suo il presidente di Buonitalia Spa Rodrigo Cipriani precisa con il Velino che “il prossimo 7 luglio presenterò all’assemblea dei soci il bilancio di Buonitalia con la mia relazione. Che peraltro ho già presentato al Consiglio di amministrazione lo scorso 13 giugno, come previsto dallo statuto”. Poi “sarà l’azionista a decidere il da farsi”. Azionista di maggioranza, con il 70 per cento, è proprio il ministero delle Politiche agricole. “Non sono un uomo politico - aggiunge Cipriani - ma un tecnico chiamato da Galan per cercare di mettere ordine”. Un’ipotesi di questo genere “prevede - spiega al Velino il presidente di Agea Dario Fruscio - che tutti gli organi degli enti in oggetto vengano sciolti senza un giustificato motivo, ma ciò in tempi normali sarebbe possibile a seguito di una delega che preveda un progetto di riordino e revisione sulla base di una specifica strategia di intervento e non una delega in bianco come sembra configurarsi nel caso in questione”. In ogni caso la vicenda è anomala in quanto il commissariamento degli enti è previsto solo in gravi situazioni gestionali oppure in conseguenza di un cambio di legislatura come vuole il meccanismo dello spoil system. C’era già stato nei giorni scorsi in Commissione Bilancio l’emendamento Fontana sulla fusione e riordino degli enti di ricerca Cra, Inea e Inran”.

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