02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

E. COLI, NUOVO ALLARME DALLA FRANCIA, MA LA CARNE E’ TEDESCA ... A VERONA SEQUESTRATE 5.570 CONFEZIONI DI CARNE SOSPETTA, MA IL MINISTRO FAZIO RASSICURA I CONSUMATORI, MENTRE LA CIA CHIEDE A BERLINO DI ASSUMERSI LE PROPRIE RESPONSABILITA’

Non è ancora finita l’emergenza E.coli sui germogli di soia che il Governo di Berlino diventa protagonista di un nuovo allarme alimentare. Secondo le ultime notizie, infatti, la carne degli hamburger surgelati “Steaks Country” - che, in Francia, ha portato all’ospedale sei bambini con sintomi riconducibili a un’altra forma di “batterio killer” - proviene appunto da Germania, Belgio e Olanda. Si tratta dell’ennesimo caso che rischia di avere effetti devastanti sulle produzioni alimentari di tutt’Europa: dopo l’ortofrutta, le vicende di Lille possono portare a una nuova psicosi da consumi di carne bovina. In Italia, nel veronese, il Nucleo Anti Sofisticazioni ha proceduto al sequestro di 1.570 confezioni di hamburger e 4.000 di polpette della marca incriminata, anche se il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, predica calma: “i consumatori stiano tranquilli, è solo un sequestro preventivo.

Preoccupata, invece, la Cia - Confederazione Italiana Agricoltori, che ricorda come gli allevatori italiani stiano già fronteggiando un crollo strutturale degli acquisti, scesi nel 2010 del 4,6%: gli effetti di una eventuale psicosi sarebbero, verosimilmente, disastrosi. Ecco allora che proprio la Cia chiede che ognuno in questa vicenda si assuma le proprie responsabilità, a partire dalla stessa Germania, che da questo punto di vista sembra latitare. Sul fronte della salute, invece, la Cia si trova sulla stessa lunghezza d’onda di Fazio e ricorda come le produzioni italiane siano assolutamente sicure ed affidabili, oltre che riconoscibili, grazie all’etichetta voluta dall’Europa nel 2001, quando scoppiò lo scandalo della “Mucca pazza”, e che oggi permette una chiara tracciabilità di tutte le fasi della filiera, dalla produzione alla distribuzione.

A fare chiarezza sul sequestro avvenuto a Verona è invece intervenuto il ministro Ferruccio Fazio, che predica calma: “dopo i controlli, la carne verrà dissequestrata. Non c'è nessun problema per i consumatori”. Ad ogni modo, ricorda Fazio, “non si sa se il batterio venga proprio dalla carne o dalla filiera, quel che è certo è che l’E.coli è sempre esistito, ma il sistema italiano ha dimostrato una volta di più di essere solido”. Il ministro ha poi voluto dare consigli sul consumo di carne sospetta, nel caso in cui qualcuno l’avesse precedentemente comprata: “se cotta bene, almeno 3-4 minuti a 70 gradi si può consumare anche in presenza, eventualmente, del batterio”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli