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POTER DETRARRE DALLE TASSE SUL REDDITO LE SPESE PERSONALI PER L’ACQUISTO DI PRODOTTI ALIMENTARI A DENOMINAZIONE D’ORIGINE: LA PROPOSTA DELL’ASSESSORE ALL’AGRICOLTURA DEL VENETO FRANCO MANZATO. “RISPARMIO PER I CONSUMATORI E INCENTIVO PER LE IMPRESE”

Difficile, in tempi in cui solo parlare di “riforme fiscali” fa rizzare i capelli agli amministratori pubblici, fare una proposta come quella rilanciata dall’Assessore all’Agricoltura del Veneto Franco Manzato: poter detrarre dalle tasse sul reddito le spese personali per i prodotti alimentari a denominazione. “La riforma fiscale è necessaria, ed ha senso se incide anche direttamente sul costo della spesa delle famiglie - ha detto Manzato - dobbiamo avere il coraggio di sperimentare strade innovative: poter detrarre dal reddito le spese personali per prodotti Dop rappresenterebbe un sicuro risparmio per i consumatori e un incentivo forte per le nostre imprese agricole orientate alla qualità. Un simile sistema è tranquillamente allargabile a tutte le produzioni agroalimentari certificate ed è rapportabile anche agli scaglioni di reddito, così da favorire le famiglie che hanno meno risorse”.

Un’idea che, per Manzato, potrebbe essere realizzata anche come azione “isolata” da una riforma più grande del fisco già dal prossimo anno, e che “non solo accrescerebbe la capacità di spesa dei cittadini, ma si tradurrebbe in un aumento del valore del reddito agricolo orientato alle produzioni certificate, che costituiscono la forza del Made in Italy in generale, e del Made in Veneto in particolare, contrastando in maniera intelligente con le produzioni identitarie e di territorio la prepotenza di una mondializzazione cieca e senza sicurezze. In più daremmo sicuramente una mano all’abitudine per una corretta e sicura alimentazione, della quale sono certo che vedremmo gli effetti sulla nostra salute e sulla relativa voce di spesa. Ci siamo battuti per l’etichettatura, stiamo lottando per sapere dove vanno a finire le produzioni provenienti dall’estero - conclude Manzato - e con la detraibilità della spesa a denominazione e tipica daremmo un ulteriore sostegno alla tracciabilità in tutta la filiera. E basterebbe una piccola modifica agli scontrini fiscali, da conservare come si fa per le spese sanitarie, dichiarando il totale dei prodotti certificati tra le spese detraibili”.
Proposta che piace anche alla Cia - Confederazione Italiana Agricoltori: “detrarre dal 730 gli acquisti di Dop e Igp - spiega il presidente Giuseppe Politi - avvantaggerebbe anche le imprese agricole orientate alle produzioni d’eccellenza, con un ritorno positivo sia in termini di fatturato che di valore aggiunto dell’agricoltura. Senza dimenticare -aggiunge Politi- il contributo alla lotta all’evasione, dato che non si può detrarre nulla senza presentare i relativi scontrini fiscali”.

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