02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

IL GELATO? SEMPRE PIÙ “DI TERRITORIO” E A “KM 0”. GLI ITALIANI SPENDONO 2,5 MILIARDI DI EURO ALL’ANNO IN CONI E COPPETTE, E AI GUSTI TRADIZIONALI SI AFFIANCANO SEMPRE PIÙ QUELLI LEGATI AI PRODOTTI TIPICI E A FILIERA CORTA. LO DICE LA COLDIRETTI

Non Solo Vino
Nasce il gelato di territorio ed a km 0

Premessa: nessuno scalzerà dal podio di coni e coppette gusti come cioccolato, nocciola, limone, fragola, crema e stracciatella. Ciò detto, anche nel gelato, vera passione estiva, e non solo, degli italiani (spesi 2,5 miliardi di euro all’anno), si fa strada il concetto di “territorio”, con gusti sempre più diversi e derivati da prodotti locali, con le “agrigelaterie” che portano il prodotto a base di latte dalla stalla alla coppetta. Esempi? Dall’aceto balsamico alla polenta, dal Grana Padano al vino, dalle castagne agli agrumi, e ancora ciliegie selvatiche, mele cotogne, more di gelso e tanti altri. A seconda del territorio e della stagione. Per Coldiretti la scelta di ingredienti più genuini e naturali, a partire dal latte fresco e dalla frutta locale, è una tendenza che si consolida.

Focus - “I gelati di territorio e a km 0” in giro per l’Italia by Coldiretti
Se quasi il 90% degli italiani consuma abitualmente il gelato per una quantità stimata in media pari a 6 chili a testa ogni anno, sono molte - sottolinea la Coldiretti - le curiosità di quest’anno: dal gelato al latte d’asina a quello a chilometri zero magari distribuito dalle agri-gelaterie direttamente dalla stalla alla coppetta. I gusti piu’ gettonati restano nell’ordine il cioccolato, la nocciola, il limone, la fragola, la crema e la stracciatella, ma si registra tra gli oltre 600 gusti offerti sul mercato anche una tendenza verso quelli locali ottenuti - precisa la Coldiretti - da prodotti caratteristici del territorio, dalle fragole al cocomero, dalle nocciole al aceto balsamico, ma anche alla polenta, al grana padano e al vino. Esperienze gustose sono sparse lungo tutta la penisola a partire dalla Lombardia dove si contano già 13 agrigelaterie e che hanno aperto nelle province di Milano, Varese, Mantova, Brescia e Como. L’ultima, in ordine di tempo, è quella di Claudio Doniselli e si trova a Bollate (Milano), in via Quattro Novembre 47.
A metà strada tra l’agriturismo e la gelateria, questi negozi sono gestiti da agricoltori titolari di aziende dalle quali ricavano le materie prime per un prodotto genuino e di alta qualità. I gusti dei “gelati degli agricoltori” seguono l’andamento delle stagioni: in primavera e in estate trionfano quelli di frutta, come anguria, fragole e frutti di bosco, mentre in autunno si punta su castagne e agrumi, senza dimenticare i tradizionali fior di mucca (puro latte italiano). I gusti sono, per il momento, quelli classici del fiordilatte, della nocciola, del cioccolato e del variegato alla fragola, ma il latte impiegato è invece rigorosamente d’asina nell’azienda agricola Montebaducco di Davide Borghi di Quattro Castella (Reggio Emilia) che ha innovato - sostiene la Coldiretti - l’attività di allevamento in forme di business originali che oltre al gelato prevedono anche una linea di cosmetici. In Piemonte, collocata sul Pianalto, in affaccio al torrente Banna e all’abitato di Poirino, nel Torinese, sorge la cascina San Pietro dove la cooperativa agricola San Pé produce, a partire da latte alta qualità, diversi tipi gelati compreso quello alla nocciola “Tonda gentile delle Langhe”.
Arriva, invece, dagli allevamenti del Monte Baldo in Veneto - continua la Coldiretti - il latte che Roberto Bonato della gelateria S.Zeno di Verona utilizza per fare i suoi gelati “a chilometro zero” ispirati al territorio e alla stagionalità. Con le uova di un’azienda padovana e l’uva spina, i lamponi, il ribes, i fichi, le ciliegie selvatiche e le mele cotogne del proprio giardino, Bonato offre alla sua clientela coni e coppette particolarissime come quelle al Recioto di Soave, al passito di Custoza, alle more di gelso e fragole di Zevio e alla pera di Oppeano.
I gusti? Tutti rigorosamente campagnoli e casarecci. Viene dal bergamasco un esclusivo gusto di gelato che racconta le eccellenze dell’agricoltura. E’ il frutto di un’idea messa in campo della gelateria Grom di Bergamo e dell’azienda vitivinicola Tenuta degli Angeli di Carobbio degli Angeli, che insieme hanno realizzato un gustoso connubio tra il classico gelato alla crema pasticcera e il Balsamo degli Angeli, uno straordinario condimento prodotto nell’acetaia della famiglia Testa e realizzato secondo le tecniche tradizionali della produzione dell’aceto balsamico. Anche in Toscana - conclude la Coldiretti - agricoltura e artigianato s’intrecciano e collaborano per il gelato della filiera corta. E’ nata vicino Massa Carrara la prima gelateria a km 0. Si chiama “Lo Scoiattolo” ed il latte utilizzato, cremoso e di altissima qualità, arriva dal pascolo di San Cristoforo dell’allevamento di Mariella Lenzetti a pochi chilometri dalla gelateria stessa.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli