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UN WURSTEL? IN GERMANIA L’IVA CAMBIA SE LO MANGI IN PIEDI O SEDUTO: È L’ULTIMA TROVATA DELLA CORTE FEDERALE DELLE FINANZE, CHE TASSA UN WURSTEL “SEDUTO” CON L’IVA AL 19% E QUELLO “IN PIEDI” CON L’IVA AL 7%. PIGNOLERIA O CREATIVITÀ FISCALE?

Germania simbolo europeo di efficienza, funzionalismo, disciplina e tecnologia. Dall’alto della sua superiorità, solo una cosa invidiava alla povera Italia: l’estro creativo. Il gap dell’improvvisazione deve essere stato un macigno grosso da buttar giù per i tedeschi. E così - forse per quest’ondata di caldo che li avvicina al clima mediterraneo, o forse per l’implacabile voglia di non essere secondi a nessuno - il governo tedesco si è cimentato in una prova di creatività finanziaria. In Germania, infatti consumare un wurstel al curry può costare diversamente, a seconda che lo si mangi in piedi o stando seduti. La singolare decisione è stata presa dal “Bundesfinanzhof”, la Corte federale delle Finanze, organo supremo chiamato a dirimere ogni controversia di natura finanziaria.

I giudici di Monaco di Baviera hanno infatti stabilito che per chi mangia un wurstel in piedi accanto ad uno degli innumerevoli chioschi sparsi in tutto il Paese va applicato il tasso ridotto dell’Iva del 7%, mentre per chi si siede ad un tavolo l’Iva schizza al 19%. Secondo i giudici, chi mangia un wurstel al bancone o in piedi è come se acquistasse un genere alimentare, soggetto al tasso di Iva del 7%, mentre nel caso in cui si siede ad un tavolo, l’operazione rientra immediatamente in una prestazione di servizio, analoga a quella di un ristorante, che giustifica quindi l’innalzamento dell’Iva al 19%. La “Sueddeutsche Zeitung” riporta la notizia in prima pagina e consiglia, a chi vuole evitare l’Iva maggiorata per mangiare seduto al tavolino di un chiosco, di andarsi a sedere con wurstel e patatine fritte nelle numerose panchine pubbliche che in genere affiancano i chioschi.

Ma non finisce qui: un’altra incongruenza riguarda il diverso trattamento di generi di lusso come caviale, aragoste e lumache, tutti colpiti dall’Iva al 19%, mentre per i gamberetti di mare il tasso applicato è quello del 7%. Un altro esempio esilarante è quello delle tipiche corone d’Avvento, che nelle settimane precedenti il Natale non mancano in nessuna casa tedesca. Su quelle fatte di muschio fresco si applica il 7%, mentre per quelle con muschio secco l’Iva sale al 19%.

Ora, va bene essere pignoli e calcolare ogni minimo dettaglio, ma senza esasperazioni e, soprattutto senza scadere nel ridicolo. E comunque attenti italiani, i tedeschi ci stanno recuperando.

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