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PER PAURA DI INVECCHIARE MANGIAMO DI PIÙ: LO DICE LO STUDIO PUBBLICATO SULLA RIVISTA “NATURE MEDICINE”. DALLO YALE SCHOOL OF MEDICINE (USA) EVIDENZIANO CHE I MECCANISMI DI CONTROLLO DE I RADICALI LIBERI SONO ANCHE ALLA BASE DELL’AUMENTO DELL’APPETITO

Mangiamo troppo per paura di invecchiare. Lo dice uno studio pubblicato sulla rivista “Nature Medicine”, secondo il quale la tendenza a mangiare più del dovuto sarebbe collegata alla paura di invecchiare. Di esagerare a tavola gli italiani ne sanno qualcosa: anche se il salutismo alimentare è sempre più invoga, dall’indagine Istat del 2010 emerge che in Italia gli obesi sono il 10,3% della popolazione e l’indice di massa corporea degli italiani è in continuo aumento, inoltre 3 su 10 sono in sovrappeso.

Secondo lo studio pubblicato, mangiando più del dovuto il nostro organismo sarebbe in grado di mettere a tacere le molecole responsabili della sua degenerazione, ossia i radicali liberi. L’ipotesi verificata dagli esperti è che i radicali liberi, che guidano il processo di invecchiamento del corpo, diminuiscono quando ci si alimenta. Mentre quando si smette di mangiare, ricominciano a circolare. La ricerca si è concentrata sull’analisi dei circuiti cerebrali che controllano la fame, e gli scienziati della Yale School of Medicine (Usa) hanno evidenziato che i meccanismi molecolari che controllano i radicali liberi sono anche alla base dell’aumento dell’appetito. I test hanno messo in luce che aumentando i livelli di radicali liberi nell’ipotalamo si riduce l’appetito in topi obesi a causa dell’eccessiva alimentazione e parallelamente si attivano neuroni che promuovono il senso di sazietà.

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