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PRIME INDISCREZIONI SULLA RIFORMA DELLA PAC MESSA A PUNTO DAL COMMISSARIO UE ALL’AGRICOLTURA DACIAN CIOLOS, CHE ORA PASSERA’ ALL’ESAME DELLA COMMISSIONE: UN ESEMPIO? UN TETTO ALLA CONCESSIONE DI AIUTI UE ALL’AGRICOLTURA DI 300.000 EURO

E’ pronto il progetto di riforma della Politica agricola comune (Pac) messo a punto dal commissario europeo all’Agricoltura Dacian Ciolos, e che la Commissione Ue intende approvare - secondo quanto previsto - i prossimi 12 o 13 ottobre. Lo hanno indicato fonti comunitarie ben informate ricordando che il 9 ottobre si tengono in Polonia le elezioni parlamentari (la Polonia è attualmente presidente di turno dell’Ue), e che il 20 ottobre la proposta di riforma sarà discussa dal Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura Ue in programma a Lussemburgo. In realtà, i Ministri dell’Agricoltura europei nei prossimi giorni avranno già l’occasione di confrontarsi sulle indiscrezioni che cominciano a emergere dall’importante revisione della Pac, in occasione del Consiglio infomale dell’agricoltura dell’Ue a Vroclaw, nel sud-ovest della Polonia. Il progetto di riforma di Ciolos sarà ora esaminato e discusso dai singoli commissari europei prima di giungere all’approvazione definitiva dell’Esecutivo Ue.
In particolare, il commissario europeo all’Agricoltura Ciolos ci riprova: secondo le prime indiscrezioni da fonti ben informate, il progetto di riforma della Politica agricola comune, ora all’esame dei singoli commissari europei, introduce un tetto alla concessione di aiuti Ue all’agricoltura pari a 300.000 euro. In precedenza un simile tentativo, poi fallito, era stato fatto dall’ex commissario all’agricoltura, l’austriaco Franz Fischler. Questa volta, tuttavia, il progetto di proposta di Ciolos appare più articolato raccogliendo anche alcuni suggerimenti della commissione Agricoltura del Parlamento europeo. Due i punti salienti: la degressività degli aiuti e la sottrazione dei costi salariali nel calcolo del tetto dei contributi Ue. In particolare per la degressività, sempre secondo quanto appreso, il progetto di proposta prevede per gli aiuti Ue compresi tra 150.000 e 200.000 euro un taglio del 20%; tra 200.000 e 250.000 del 40% e tra 250.000 e 300.000 euro del 70%. Nel calcolo potranno essere sottratti i costi dei salari dei lavoratori sostenuti dalle singole aziende beneficiarie dei contributi europei. Il progetto potrebbe essere modificato su questo, o altri punti, dal collegio dei commissari Ue.
Tra le grandi novità del progetto di riforma della Politica agricola comune messa a punto dal commissario Ue Ciolos c’è anche la proposta di mettere fine - a settembre 2016 - al sistema Ue delle quote di produzione di zucchero in Europa. Di fatto, si tratterebbe di prorogare solo di un anno la concessione delle quote in quanto, al momento della riforma dello zucchero il Consiglio Ue decise di rinviare tutte decisioni su quanto sarebbe avvenuto dopo la Campania 2014-2015. La soluzione proposta a Ciolos al collegio dei commissari manterrebbe in vigore gli aiuti allo stoccaggio per lo zucchero bianco e cercherebbe di favorire i contratti tra gli zuccherifici e i produttori. Questa formula dovrebbe portare ad una diminuzione del prezzo delle zucchero, a un piccolo calo delle importazioni e ad un aumento della produzione. Il mercato dello zucchero sta conoscendo un periodo di difficoltà per l’approvvigionamento che dovrebbe essere superato a novembre, in quanto si attende un buon raccolto nell’Ue nel 2011.
Il progetto di Ciolos conferma la volontà, già annunciata dal commissario Ue di rafforzare le organizzazioni di produttori, di sviluppare i mercati locali e di concedere gli aiuti Ue per un’agricoltura più verde. Al riguardo, secondo il progetto di proposta bisogna destinare il 30% degli aiuti Ue diretti agli agricoltori a coloro che producono cibi in modo biologico, che realizzano pascoli permanenti, che diversificano le produzioni arabili o ancora che creano aree ecologiche per la tutela della biodiversità.
Fonte: Ansa

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