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A COSA SERVE LA MANO “SBAGLIATA”? A FARCI DIMAGRIRE. SECONDO UNA RICERCA AMERICANA SE NON SI VUOLE INGRASSARE, O SI VUOLE EVITARE DI ABBUFFARSI CON SPUNTINI E ALTRO BISOGNEREBBE MANGIARE CON L’“ALTRA” MANO, QUELLA CHE NON SI USA MAI

Dimagrire con la mano sbagliata può sembrare una boutade, ma non lo è affatto: per dimagrire, senza i sacrifici richiesti da una delle innumerevoli e a volte poco credibili diete, basta mangiare con la mano “sbagliata”, quella cioè che non usiamo abitualmente. La spiegazione, frutto di una ricerca americana, è semplice: mangiando sempre nelle stesse situazioni, il cervello risponde sempre agli stessi input dando le medesime risposte, cambiando un solo input, non mette più in atto gli stessi meccanismi. L’idea è venuta a un team di ricercatori statunitensi dell’Università of Southern California i quali, nella voce del dottor David Neal, professore di psicologia, affermano che: “quando abbiamo mangiato ripetutamente un particolare cibo in un ambiente specifico, il nostro cervello tende ad associare il cibo con l’ambiente e ci fa continuare a mangiare fino a quando questi segnali ambientali sono presenti”.

Ed ecco come i ricercatori sono giunti a formulare questa semplice soluzione di cui rendono conto sul Personality and Social Psychology Bulletin - il codice di personalità e psicologia sociale. Durante un test hanno distribuito una razione di popcorn a 98 spettatori. Alcuni partecipanti hanno ricevuto un secchiello di popcorn fresco, altri hanno ricevuto del popcorn stantio, di qualche giorno. Al termine di questo test, gli scienziati hanno potuto constatare che quelli che di solito mangiavano popcorn al cinema hanno consumato circa la stessa quantità di popcorn sia che fosse fresco che raffermo. In un altro esperimento, i partecipanti sono stati invitati a mangiare utilizzando in un caso la mano dominante e nell’altro quella non dominante. Qui, a differenza del primo esperimento, si è notato che chi mangiava con la mano non dominante aveva consumato meno popcorn.
Anche se le risposte agli stimoli degli snack sono diverse da persona a persona, così come la forza di volontà, è probabile che il cambiare mano fornisca un input diverso al cervello che non riesce a mettere in atto gli stessi abituali meccanismi. A questo punto bisogna però vedere cosa succede una volta che il cervello si è abituato all’uso della mano “sbagliata” ...

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