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IL COUS COUS E’ “SUPERSTAR” A SAN VITO LO CAPO: AL VIA “COUS COUS FEST”, IL FESTIVAL INTERNAZIONALE DELL’INTEGRAZIONE CULTURALE, CON CHEF DA 9 PAESI IN GARA PER LA MIGLIORE ELABORAZIONE SUL TEMA DEL PIATTO BERBERO

Non Solo Vino
Cous cous di scena a San Vito Lo Capo in Sicilia

Costa d’Avorio, Francia, Israele, Italia, Marocco, Palestina, Senegal, Tunisia ed Egitto. Nord e Sud del Mediterraneo, fino al 25 settembre, si riuniscono a San Vito Lo Capo (Trapani) per la gara culinaria del “Cous Cous Fest”, il festival dell’integrazione culturale fra Paesi diversi all’insegna anche della buona tavola (info: www.couscousfest.it). Qui i piatti, “libere” interpretazioni del cous cous, saranno valutati da una giuria tecnica, guidata dal giornalista enogastronomico Paolo Marchi, e da una popolare. Tra gli esperti chiamati a far parte della giuria tecnica grandi nomi della gastronomia e del giornalismo, da Eric Sylvers del “New York Times” a Nino Graziano, chef pluristellato al Ristorante “Semifreddo” di Mosca, da Tony Wolf dell’edizione americana del mensile “La Cucina Italiana” a Monica Larner del “Wine Enthusiast”.
Tra le variazioni sul tema del sempreverde piatto berbero a base di granelli di semola, c’è il cous cous israeliano intitolato al profeta Giona con kebab di pesce, melanzana Schnitzel e una decorazione a base di fiori, quello francese con frutta ed erbe e quello senegalese con zucca e datteri. Lo chef e pizzaiolo egiziano Emad El Feshawy, ha presentato una ricetta con carne di manzo, zucca gialla, rape bianche, paprika e uvetta secca, mentre Mama Africa, la chef ivoriana che da anni partecipa alla manifestazione, ha preparato un filetto di dentice con cous cous attieké, alla manioca.
La squadra italiana, composta da due chef sanvitesi - Vito Miceli e Giuseppina Candela - e da Giuseppe Costa, spera di conquistare il palato della giuria con un cous cous profumato, a base di stufato di pesce siciliano insaporito da una cialda di pistacchio, mentre la chef francese, Alice Delcourt, patron del ristorante “Erba brusca” di Milano e sommelier dal 2008, ha proposto sgombro affumicato su un cous cous di frutta ed erbe. In gara anche Mohammed Fouad Charif D’Ouazzane e Larbi Lamsissi per il Marocco, con un cous cous di carne, Peter Andonia e Sami Assi dalla Palestina - con un cous cous in petto d’anatra - e Azzez Chedli e Radhouane Hamrouni, che con il loro cous cous tradizionale gareggiano per la Tunisia.

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