02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

PER I FRUTTI DELLA TERRA È ALLARME SICCITÀ. A NORD IL SETTEMBRE PIÙ CALDO DEGLI ULTIMI 150 ANNI: PAROLA DI COLDIRETTI. IRRIGAZIONI “SOS” PER PIANTE DA FRUTTA STRESSATE, RACCOLTI ANTICIPATI, ZUCCHE -15%, E ANCHE GLI OLIVI SOFFRONO

Piante da frutta stressate, finocchi in fiore fuori stagione, raccolto anticipato per radicchio, verze e cavoli, la produzione di zucche cala del 15% e anche gli olivi soffrono: è allarme siccità. A lanciarlo è la Coldiretti su dati Ucea, Unità di ricerca per la climatologia e la meteorologia applicate all’agricoltura, sulle prime due decadi di settembre, mese che si classifica al Nord come il più caldo degli ultimi 150 anni.

“Sul 2010 - afferma la Coldiretti - sono più che dimezzate le precipitazioni, e il livello idrometrico del lago Maggiore, per esempio, si trova ad appena 50 centimetri dal minimo storico del periodo e continua a calare inesorabilmente dal primo di agosto. La situazione del lago è rappresentativa di una più generale situazione di sofferenza che interessa - sottolinea la Coldiretti - anche le campagne. Per salvare le piante da frutta dallo stress provocato dal caldo torrido e dall’assenza di pioggia al nord, ed anche per garantire la fioritura nel prossimo anno, è stato necessario ricorrere straordinariamente all’irrigazione di soccorso per kiwi, mele e pere in un periodo in cui normalmente l’acqua è garantita dal cielo. In molte aree - precisa la Coldiretti - è stato necessario allungare il periodo di irrigazione per non perdere le colture in un autunno del tutto anomalo dal punto di vista meteorologico che sta mettendo a rischio le produzioni abituali di stagione. Per lo squilibrio idrico i finocchi vanno a fiore fuori stagione e non possono essere più commercializzati, mentre il raccolto di tradizionali verdure autunnali come radicchio, verze e cavoli sarà anticipato e gli agricoltori stanno pensando ad una nuova semina per garantire le forniture invernali. Gli effetti cominciano a farsi sentire anche sugli olivi che - riferisce l’organizzazione agricola - senz’acqua, sopravvivono sfruttando i loro stessi frutti, ma se la siccità permane cadranno molte olive: si farà meno olio, comunque ottimo. Effetti si hanno anche a macchia di leopardo sul territorio con la produzione di zucche a Cremona stimata in calo del 15%, ma non mancano riscontri positivi. La produzione di nocciole, ad esempio, è ottima e in aumento del 10% e positivo - conclude la Coldiretti - è stato anche il raccolto di mais”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli