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ECCO IL “MANGIAROZZO” 2012, LA GUIDA ALLE OSTERIE E TRATTORIE D’ITALIA DI CARLO CAMBI. CHE NON FA CLASSIFICHE, “OFFRE DA BERE” E RACCONTA LA CUCINA ITALIANA “COME VALORE CULTURALE E ANTROPOLOGICO”

La ristorazione italiana non è fatta solo di ristoranti più o meno celebrati, ma anche di tante osterie e trattorie dove la tradizione, da sempre, è la regola. Per scoprire le migliori di tutto il Belpaese ecco il “Mangiarozzo” 2012 del giornalista Carlo Cambi (edizioni Newton Compton, pag. 1005, euro 19,90), da oggi in libreria. Un viaggio per biografie, luoghi e sapori nella vera cucina italiana. Con una curiosità: il 40% dei locali recensiti offre ai lettori che le sceglieranno uno sconto dal 5 al 20%) o un prodotto (dall’olio ai biscotti, dal vino ai salumi). E la guida è senza classifiche: “prometto che i locali recensiti sono tutti buoni: li ho visitati personalmente o li hanno visitati i miei collaboratori ma quanto siano buoni spetta al lettore volta per volta stabilirlo - spiega l’autore - e il rapporto con il cibo e con la piacevolezza di un locale, poiché ha una forte componente sensoriale, è altamente soggettivo. Pretendere di fare classifiche è ergersi a giudice e io sono solo un cronista”.

Ma qualche “primato” il “Mangiarozzo” vuole rivendicarlo: come quello di essere il primo libro “anti-crisi”. “Non solo per il fatto che le oltre mille tavole recensite dalla Valle d’Aosta alla Sicilia praticano prezzi (bevande escluse) che devono stare sotto i 45 euro, ma perché offre reali vantaggi ai lettori. Per scelta dell’autore condivisa dall’editore nel Mangiarozzo non c’è pubblicità, né alcuna recensione. È un modo nuovo di fare un libro diverso che si propone con una triplice chiave di lettura: è un racconto per medaglioni dell’Italia più vera e buona, è utile per trovare il pasto giusto nel posto giusto, è un saggio sulla cucina come valore culturale e antropologico”.
Valore esplorato anche attraverso “Le ricette d’oro del Mangiarozzo”, grande compendio della cucina di territorio italiana. Più di 1.000 le ricette che raccontano la cultura del cibo di ogni provincia del nostro Paese. Che sono presentate con una triplice chiave di lettura: ogni ricetta è “eseguibile”, quindi il libro è di immediata valenza come ricettario; ogni ricetta è commentata, e quindi il volume è un saggio complessivo sulla nostra cultura gastronomica; ad ogni ricetta è abbinato un vino, e dunque “Le Ricette d’Oro” è anche un efficace strumento per orientarsi nelle scelte della “Cantina Italia”.

Focus - “I Dieci da non perdere”

I “Dieci da non perdere” non sono “le migliori tavole d’Italia - spiega Carlo Cambi - né le migliori di quelle recensite nel libro. Sono soltanto i locali che mi hanno emozionato”. Eccole...

Ristorante Clemente di Sulmona (Aquila)

Oasis Sapori Antichi di Vallesaccarda (Avellino)

Trattoria Antichi Sapori di Andria

Ristorante Pret a Porter di Bagno di Romagna (Forlì-Cesena)

Il Coccorone di Montefalco (Perugia)

Da Delfina di Carmignano (Prato)

Ristorante Il Goccino di Lucignano (Arezzo)

Casa del Vino della Vallagarina a Isera (Trento)

Il Cantuccio di Matera

Ristorante La Vecchia Cartiera a Fabriano (Ancona)

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