02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

L’INGANNO A TAVOLA COSTA PIÙ DI 150 EURO A FAMIGLIA: LA CIA COMMENTA LE CIFRE DEL RAPPORTO SULLA SICUREZZA ALIMENTARE. “TOLLERANZA ZERO” VERSO CHI SOFISTICA I CIBI, CON RISCHIO PER LA SALUTE DI CITTADINI E LA CREDIBILITÀ DELL’AGRO-ALIMENTARE ITALIANO

Supera le 150 euro l’anno per ogni famiglia italiana il danno provocato dalle frodi e dalle sofisticazioni alimentari. Un vero e proprio inganno a tavola che genera un business illegale di oltre 2 miliardi di euro, pagato non soltanto dai consumatori ma anche dagli agricoltori. Si tratta infatti di alimenti “pericolosi” che valgono poco meno del 5% della produzione agricola nazionale. Lo sottolinea la Cia - Confederazione Italiana Agricoltori a commento del Rapporto n. 8 sulla sicurezza alimentare “Italia a tavola 2011” di Legambiente e Movimento Difesa del Cittadino.

E’ troppa la merce che entra “clandestinamente” e attraverso strane “triangolazioni”, ma la cosa più grave è che così sui banchi di vendita arrivano prodotti alimentari di scadente qualità e soprattutto non sicuri sotto l’aspetto della salubrità. Ci troviamo a fronteggiare - avverte la Cia - una vera invasione di prodotti che, poi, grazie all’incessante opera delle forze dell’ordine, in tantissimi casi vengono sequestrati. Però molti finiscono sulle nostre tavole, anche a causa della crisi che spinge i consumatori ad acquistare prodotti a basso costo e di dubbia provenienza.

Il fenomeno della truffa a tavola, d’altra parte, è molto sentito dai nostri connazionali. Basti rilevare - sottolinea la Cia - che nove italiani su dieci vogliono un’etichetta chiara dove risulti l’indicazione d’origine. Non solo: l’83 per cento preferisce il prodotto nazionale, specialmente se tipico e tradizionale, il 62 per cento ritiene che il biologico sia più sicuro, il 75% considera le Dop e le Igp prodotti di grande qualità e sicurezza. In più, l’86% degli italiani dice “no” agli Ogm, mentre l’84 per cento vorrebbe meno passaggi dal campo alla tavola.

Ecco perché - conclude la Cia esprimendo apprezzamento per i sequestri e l’opera di tutela condotta dall’Arma dei carabinieri, dalla Guardia di Finanza e dalla Forestale - è essenziale continuare a usare “tolleranza zero” nei confronti di chi sofistica e inquina gli alimenti, rendendo sempre più rigorosi i controlli e salate le sanzioni. Anche perché gli inganni a tavola non mettono solo a rischio la salute dei consumatori, ma minano la credibilità dell’intero settore agroalimentare italiano, conquistata negli anni grazie all’elevata qualità dei suoi prodotti tipici e certificati.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli