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DA DOVE ARRIVA IL CAFFÈ NELLA NOSTRA TAZZINA? CE LO DICE LA RICERCA DELLA FONDAZIONE EDMUND MACH, CHE È RIUSCITA A INDIVIDUARE LA PROVENIENZA DI 62 CAMPIONI DI CAFFÈ, AGGIUDICANDOSI IL PREMIO COME MIGLIOR LAVORO A “MS-FOOD DAY” DI TRIESTE

Non Solo Vino
Miscele di caffè

Da dove arriva il caffè nella nostra tazzina? Ce lo dice la Fondazione Edmund Mach, dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige che, grazie alla ricerca “Composizione isotopica e multielementare di chicchi di caffè provenienti da diverse origini geografiche”, è riuscita a individuare la provenienza di 62 campioni di caffè, aggiudicandosi il premio come miglior lavoro al convegno “MS-Food Day” della Società Chimica italiana, di scena a Trieste (info: www.iasma.it - www.soc.chim.it).
Il caffè è una delle bevande più diffuse al mondo e il suo mercato uno dei più importanti, influenzato dalla varietà e dal gusto, ma anche dalla provenienza della materia prima, significativa anche per la tutela del consumatore, e così si è aggiudicato il premio il lavoro sulle origini geografiche del caffè “Stable isotope and multielement composition of coffee beans from different geographic origin”, degli sperimentatori Alessandro Santato, Daniela Bertoldi, Matteo Perini, Roberto Larcher e Federica Camin che ha permesso, con l’uso combinato di profili minerali, rapporti isotopici e modelli statistici finalizzati alla tracciabilità, di caratterizzare caffè di 62 produzioni mondiali e di discriminarne l’origine rispetto alle quattro maggiori aree di coltivazione mondiale: America Meridionale, America Centrale, Africa e Asia.

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