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MENTRE SEMPRE PIU’ ITALIANI CEDONO ALLE TENTAZIONI DEL “JUNK FOOD”, LA DIETA MEDITERRANEA DA’ I VOTI A CHI LA SCEGLIE: DA 0 A 9, E’ L’INDICE DI MEDITERRANEITA’ A DIRCI SE LA NOSTRA DIETA E’ SANA OPPURE NO

Capita di arrabattarsi inutilmente per trovare soluzioni avveniristiche a problemi quotidiani che, in realtà, una soluzione già ce l’hanno, e viene dal passato. Anche per l’alimentazione è così, quella ideale è senza dubbio quella mediterranea, nonostante il proliferare incessante di abitudini di consumo caratterizzate da hot dog ed hamburger. Dieta mediterranea che, dopo la conferenza europea sulla Nutrizione n.11, di scena a Madrid, viene sintetizzata in un “indice di mediterraneità”, una sorta di pagella di ciò che mangiamo abitualmente. Voto massimo, 9, come spiega Gabriele Riccardi, diabetologo dell’Università “Federico II” di Napoli: “un voto a tutto quello che si mangia dopo il vaglio scientifico. Insomma il passato valutato modernamente e rilanciato come modello culturale del futuro prossimo. Per la salute dell’uomo e per quella del pianeta. Perché il migliore stile di vita alimentare è anche quello a produzione eco-sostenibile”. I punteggi? pochi grassi animali + 1; preferire i cereali integrali + 1; frutta + 1; verdura e ortaggi + 1; frutta secca (noci, mandorle, nocciole, semi di zucca) + 1; olio extravergine d’oliva + 1; pesce (400 grammi a settimana) + 1; consumo moderato di alcool (1-2 bicchieri di vino al giorno) + 1; basso consumo di carne (massimo 250-300 grammi a settimana) + 1. Ed eccoci a 9, e chi non la segue, rimane a zero, come chi mangia all’americana, o chi semplicemente non segue neanche uno dei consigli per una dieta sana.

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