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DOPO AVER “COMMISSARIATO” LA POLITICA ECONOMICA DEL BELPAESE, LA FRANCIA DECIDE LE SORTI ANCHE DELLA NOSTRA RISTORAZIONE: SECONDO I RUMORS, SONO GLI ISPETTORI FRANCESI A DECIDERE CHI ENTRA E CHI ESCE DALL’OLIMPO DEI “TRE STELLE” MICHELIN

Non Solo Vino
In arrivo il 16 novembre a Milano la guida Michelin Italia

Un’Italia in difficoltà si ritrova politicamente “commissariata” dal duo Merkel-Sarkozy. E il “giogo” francese riguarda anche il prestigio della nostra ristorazione: secondo i rumors, a decidere chi entra e chi esce dall’Olimpo delle “tre stelle” della “Guida Michelin” (e, forse, delle due) non sono gli ispettori italiani, ma quelli francesi, che godono di un vero e proprio diritto di veto. Così, i sei ristoranti top del 2011, Dal Pescatore (Nadia Santini), Enoteca Pinchiorri (Annie Feolde), La Pergola (Heinz Beck), Le Calandre (Massimiliano Alajmo), Da Vittorio (Vittorio Cerea) e Al Sorriso (Luisa Marelli) sperano nella riconferma, anche se Luisa Marelli rischia di perderne una, idealmente sostituita da Massimo Bottura, che ha messo d’accordo buona parte della critica, mentre Nico Romito è già in rampa di lancio, ma per il futuro. Ambizione, legittima, che avrebbero anche Cannavacciuolo (Villa Crespi), Iaccarino (Don Alfonso 1890) e i Portinari (La Peca): che siano legati ad una cucina troppo “italiana” per convincere gli ispettori francesi? Pare proprio di sì, e i beneinformati assicurano che il 16 novembre, a Milano, per la “Guida Michelin” 2012, non ci saranno sorprese, almeno non positive ...

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