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INSIEME PER LA PAC ... DOCUMENTO COMUNE CONFAGRICOLTURA, COLDIRETTI, CIA, COPAGRI. IL PRESIDENTE DI CONFAGRICOLTURA MARIO GUIDI, NEL FORUM AGROALIMENTARE (CREMONA, 11/12 NOVEMBRE), COMMENTA LA PROPOSTA: “L’OBIETTIVO E’ UNA STRATEGIA NAZIONALE”

Siglato e presentato al Ministero per le Politiche Agricole il documento comune delle organizzazioni agricole: Confagricoltura, Coldiretti, Cia-Confederazione Italiana Agricoltori, Copagri insieme per la Politica Agricola Comune. Al Forum Nazionale Agroalimentare di scena a Cremona, l’11 e 12 novembre il presidente di Confagricoltura Mario Guidi ha commentato la proposta che ha al centro una strategia nazionale del settore: nel mirino competitività, lavoro, mercato e internazionalizzazione.

“La nota congiunta - commenta il presidente di Confagricoltura, Mario Guidi - è un passo importante verso posizioni unitarie nei confronti dell’Unione europea. Occorre passare da questo documento, a uno che raccolga i contributi di tutta la filiera agroalimentare; solo così avremo una strategia nazionale per il settore con al centro i concetti fondamentali di impresa, competitività, lavoro, mercato ed internazionalizzazione. Per le organizzazioni agricole - spiega Confagricoltura - è fondamentale, in particolare: favorire lo sviluppo di un’agricoltura competitiva e sostenibile sotto il profilo economico, sociale e ambientale; innovare e migliorare le condizioni per la commercializzazione, la programmazione e la gestione dell’offerta; rispondere alla domanda di informazione e di trasparenza dei mercati e dei prodotti, da parte dei consumatori; creare le condizioni giuridiche per la gestione da parte degli agricoltori di filiere corte e trasparenti; promuovere e qualificare l’occupazione agricola autonoma e dipendente”.

“Per quanto riguarda la redistribuzione delle risorse è necessario - dicono le Confederazioni agricole - utilizzare criteri oggettivi che combinino la superficie agricola effettivamente utilizzata con occupazione, produzione lorda vendibile, ambiente rurale (tasso di ruralità). Un Paese come l’Italia forte e crescente contributore netto, non può accettare una redistribuzione dei fondi che peggiori ulteriormente la sua posizione finanziaria. È necessario contrastare l’attuale proposta che ha evidenziato una riduzione del 6,9% del budget di risorse destinate all’Italia”.

Il mondo agricolo chiede quindi: “il finanziamento di una serie di misure: assicurazione agevolata contro le calamità e per la tutela del reddito (anche nei momenti di crisi di mercato); miglioramento della commercializzazione su mercati interni ed internazionali; programmazione e gestione dell’offerta; miglioramento dei rapporti interprofessionali; promozione al consumo dei prodotti momentaneamente eccedentari e loro destinazioni alternative (energia da biomasse, distribuzione presso scuole e istituti di accoglienza); stoccaggio privato.

Guardando al futuro le organizzazioni agricole chiedono - sottolinea Confagricoltura - di sostenere gli investimenti aziendale per l’innovazione tecnologica e organizzativa, per il consolidamento, la promozione e la qualificazione delle produzioni; di promuovere il ricambio generazionale; di sostenere la realizzazione di azioni integrate di filiera e di progetti integrati territoriali; di supportare progetti infrastrutturali; di consolidare, promuovere e qualificare l’occupazione. Le politiche di sviluppo rurale - si legge nel documento comune - devono essere potenziate e prioritariamente finalizzate all’innovazione e alla competitività delle imprese agricole. Occorre rafforzare la sussidiarietà con regole flessibili per la programmazione e gestione dei piani di sviluppo rurale delle Regioni, la semplificazione delle procedure gestionali e di accesso alle misure. Tutto ciò presuppone un forte coordinamento a livello nazionale”.

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