Chissà se toccherà a qualche colosso della ristorazione collettiva come Sodexo, Cremonini, Autogrill, o a chi altri. Fatto sta che il celebre (o famigerato) ristorante di Montecitorio, più volte pietra dello scandalo gastro-politico-economico per i manicaretti a prezzi irrisori a disposizione dei parlamentari, cambierà gestione. E, sotto i colpi dell’antipolitica e dei tagli alla spesa, dovrebbe trasformarsi in un self-service, unendosi a quello riservato ai dipendenti a piano terra, con un’unica cucina per entrambi, con un montacarichi che porterà il cibo ai diversi piani. In questo modo si dovranno rinnovare i contratti di appalto e le società di ristoro in scadenza a dicembre, e unificare i bandi, con un notevole risparmio di spese e personale, con costi più contenuti. Per la serie: l’uguaglianza tra cittadini e politici in Italia riparte dalla tavola.
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