02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

ADDIO AI CENONI COSTOSI: IL MENU DELLE FESTE SARÀ DI BUON AUSPICIO, ORIGINALE, SANO E SOPRATTUTTO LOW COST. SI RISCOPRONO I PRODOTTI DEL TERRITORIO, ARRIVA ANCHE LA PIZZA E IL 73% GLI ITALIANI PUNTERÀ SUL MADE IN ITALY: LO DICONO APES E COLDIRETTI

Il menu ideale per le festività natalizie? Di buon auspicio, originale, sano, ma sopratutto low cost. Basta costosi cenoni a base di salmone e foie gras: gli italiani riscoprono i prodotti del territorio e sulle tavole imbandite per pranzi e cenoni arriva anche la pizza, purché, però, porti fortuna. Lo dice uno studio condotto dall’Associazione Pizzaioli Apes su un campione rappresentativo di 300 pizzerie e ristoranti italiani, alle prese con gli irrinunciabili eventi gastronomici delle feste. L’“effetto Monti” si fa sentire anche sulle tavole: archiviati foie gras, salmone e caviale, resistono invece lo zampone (31%), il baccalà con la polenta (23%), ravioli e cappelletti (14%) e soprattutto irrompe l’economica pizza (21%), sulla quale ripiegherà 1 famiglia italiana su 5 (c’è anche la versione beneaugurante, la cosiddetta “Pizza SuperEnalotto” a base di culatello e peperoncino). Anche per la Coldiretti il risparmio sulle tavole degli italiani è dovuto alla rinuncia alle mode esterofile del passato pagate a caro prezzo come Champagne, caviale, ostriche, salmone o ciliegie e pesche fuori stagione e all’aumento dei prodotti made in Italy magari a chilometri zero sulle tavole degli italiani: quasi 3 italiani su 4 (73%) per il Natale 2011 intendono acquistare prodotti made in Italy e addirittura il 33% intende regalare prodotti alimentari locali a chilometri zero e il 28% prodotti biologici secondo l’indagine dell’ Swg.

Anche in tempo di crisi, secondo l’Apes, gli italiani non sono disposti a rinunciare ai momenti di convivialità con parenti e amici: per il 92% i canonici appuntamenti a tavola vanno rispettati. Tuttavia 8 italiani su 10 si dicono preoccupati per la situazione attuale e confessano che quest’anno modificheranno le proprie abituali consuetudini. E così il menu ideale per le festività di fine 2011 e inizio 2012 dovrà innanzitutto costare poco (42%), essere di buon auspicio (25%), originale (13%), fare uso di prodotti del territorio (11%) ed essere sano (6%). E se la stragrande maggioranza resterà in casa (74%), si stima che 1 italiano su 4 non rinuncerà comunque a mangiare fuori, preferendo tuttavia le più economiche pizzerie (56%) ai ristoranti (29%). Ma quali piatti comporranno quest’anno i menu delle feste? Tra gli antipasti, bocciati le costose e introvabili ostriche (22%), il salmone (17%), il caviale (14%) e il foie gras (12%), classici accompagnamenti per i crostini, ma ritenuti cari e giudicati troppo esotici. Al loro posto gli italiani riscoprono soprattutto le mediterranee bruschette, apprezzate dal 46% e guarnite con pomodoro fresco e acciughe o aglio, olio e peperoncino. Un antipasto sano, e anche di buon auspicio, considerando che per la tradizione popolare l’olio di oliva dà gioia e fortuna a chi ne fa uso. Tra i piatti forti irrompe a sorpresa la pizza (21%). “Posso confermare - spiega Enzo D’Angelo, pizzaiolo romano dell’Apes - che per l’ultimo dell’anno le pizzerie stanno ricevendo moltissime richieste di prenotazione. Complice la crisi economica, molti miei colleghi rimarranno aperti fino alle 23 per permettere ai loro clienti di fiducia di mangiare la pizza per poi riversarsi in piazza a festeggiare. Si tratta di una valida alternativa che sta prendendo piede in luogo del più costoso cenone. Per chi invece vuole restare a casa suggerisco una ricetta facile da preparare e già sperimentata con successo: pizza bianca con mozzarella, zucchine tagliate alla julienne, filetti di salmone e pachino. E’ molto buona, oltre che bella da vedere, e non costa molto”.

Insomma, le pietanze elaborate riscuotono sempre meno successo. Tra i primi piatti scartati gli italiani elimineranno dai propri menu il risotto al tartufo (20%) e le linguine con l’astice (16%). Arrivando ai secondi, in calo la faraona ripiena (21%), il brasato (20%), gamberoni e scampi (18%) e il branzino (16%). Concludendo con i dolci, il panettone, il pandoro e il torrone restano irrinunciabili. L’82% del campione non li sostituirà, ma la maggior parte degli intervistati (71%) confessa che quest’anno li acquisterà nei circuiti della grande distribuzione, abbandonando le più costose produzioni artigianali.

Tendenza confermata anche dalla Coldiretti, per la quale la crisi cambia le modalità di acquisto con ben l’84% degli italiani che frena i propri impulsi alla ricerca del miglior convenienza nel rapporto prezzo e qualità dei prodotti e dei punti vendita. Di fatto si allungano i tempi sia per la ricerca dei regali che per la scelta dei prodotti da utilizzare per imbandire i tradizionali cenoni che secondo le stime di Confesercenti saranno più povere del 19%, con una spesa per la cena della vigilia e per il pranzo di Natale che sarà di 2,3 miliardi. Si assiste all’affermarsi di uno stile di vita che riduce gli eccessi e gli sprechi, ma è attento alla qualità e alla sicurezza dell’alimentazione. Tra i prodotti più gettonati, immancabili sono lo spumante e i dolci tipici del Natale con la tendenza a riscoprire quelli più artigianali della tradizione regionale come i fichi a crocetta ricoperti al cioccolato e i torroncini, dolci al cedro e al bergamotto in Calabria, la gubana in Friuli, il pandolce in Liguria, gli struffoli in Campania, i porcedduzzi in Puglia o il panone di Natale in Emilia. Tiene anche la domanda di formaggi e salumi tipici, ma anche quella di cotechini e legumi come le lenticchie. Più frequentati quest’anno i tradizionali mercatini di Natale dove si stima che, secondo Coldiretti, quasi 10 milioni di italiani acquisteranno i regali. Una tendenza che si esprime anche con il boom degli acquisti direttamente dagli imprenditori agricoli in azienda, genuini, convenienti e più originali rispetto alle offerte natalizie standardizzate dei punti vendita tradizionali. E, in molti casi, è possibile prepararsi o farsi preparare i tipici cesti natalizi con prodotti inimitabili caratteristici del territorio.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli