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A TAVOLA CON LE RICETTE BIBLICHE? ANCHE LE SACRE SCRITTURE DIVENTANO FONTE PER UN RICETTARIO: DALLA BIBBIA ECCO LE 60 RICETTE RACCHIUSE IN “A TAVOLA CON ABRAMO”, PER PREPARARE E GUSTARE I PIATTI DELLA TRADIZIONE GASTRONOMICA DEI TEMPI DEI PATRIARCHI

“Gesù spezzo il pane e disse…”, ma com’era fatto questo pane?! Fonti da cui attingere per i libri di ricette non mancano e adesso ci si mettono anche le Sacre Scritture. Direttamente dalla Bibbia, infatti, arrivano 60 le ricette della tradizione gastronomica dei Patriarchi di Israele, Abramo a Isacco fino Giacobbe, con “A Tavola con Abramo” il ricettario dei piatti biblici “ritrovati” fra le righe della Bibbia (info: www.paolinitalia.it).
Sacre Scritture per seguire la “retta via”, ma, quindi, anche per riproporre sulla tavola degli italiani piatti come il pane del deserto, il pane bianco lievitato, il vino speziato, lo spezzatino di vitello maggiorana e zucca, lo stufato di manzo con olive, la minestra di lenticchie, il pilaf di lenticchie e orzo, la minestra di fave e miglio, il croccante di Giuda, la composta di uva passa e pistacchi. Racchiuse nel ricettario “A tavola con Abramo”, per così dire “divino”, (Edizioni San Paolo, prezzo di copertina 18 euro) 60 ricette “ritrovate” dal biblista e un teologo, don Andrea Ciucci, sacerdote della Diocesi di Milano, e Paolo Sartor, insegnante presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano, molte delle quali presentate per la prima volta al pubblico italiano, e descritte con precisione, altre soltanto citate, altre ancora appartengono al patrimonio culinario dell’antico Vicino Oriente.
Tra i menu proposti quelli che fanno riferimento alle tradizioni di Mosè, al re Davide e al profeta Elia. Ad accompagnare le ricette considerazioni di natura storica, filologica e cultuale e da una fotografia del piatto realizzato. Dalla tradizione gastronomica dei tempi di Mosè il libro propone lo stracotto di pollo e legumi, le cipolle al forno, il manzo profumato con cipolle, l’agnello alla griglia, gli spiedini di agnello, le erbe amare e pistacchi, il pane azzimo, la torta di azzime, le quaglie al modo del deserto, il pane dolce alla manna, la focaccia della consacrazione. Per ritornare ai tempi della tavola di Davide possono cucinare le quaglie ripiene della promessa, il dolce di grano ai profumi della terra, i fichi stufati, la ricotta fritta dolce, il latte profumato, il capretto bollito, lo stufato di agnello e lenticchie, il carrè di capretto al profumo di alloro, la schiacciata di fichi, il bulgur di insalata, la supreme di oca alla verza, il cervo alle mele, la faraona profumata, le bruschette allo zaatar. A tavola con Elia si può assaggiare la focaccia alla Sarepta, la schiacciata di carne e verdure, la crema di zucca, la focaccia di fichi freschi e mandorle, la frittata di cipollotti, il bollito misto al modo di Dio, la macedonia in tempo di pace, l’insalata di orzo e frutta, l’insalata di verdure allo yogurt. Per ricreare la tavola dei tempi di Tobia si possono preparare piatti come lo stufato di montone, le frittelle nuziali, il succo di melagrana, la focaccia di uva passa.
Il libro si conclude con il capitolo “A tavola con Gesù”, che presenta alcuni piatti ricavati dalle citazioni del Vangelo, come la carne sotto sale, il lievito naturale, il pesce di lago alla griglia, la trota alla cannella, il persico alle cipolle, il pane d’orzo, il vino bianco profumato e il vino dolce.

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