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COMODA PERCHÈ NON OCCUPA SPAZIO (A CASA MA ANCHE NEGLI SCAFFALI DELLA GDO ...) E GRATUITA, ANCHE L’ACQUA DEL RUBINETTO HA LA SUA ETICHETTA: LA LANCIA COOP NELLA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE “ACQUA DI CASA MIA” SUL CONSUMO DELL’ACQUA “DEL SINDACO”

Gratuita e comoda perché non occupa spazio, a casa ma anche negli scaffali della gdo dove quella in bottiglia, dai ricavi low cost per la grande distribuzione, lascia spazi liberi per altri prodotti, anche l’acqua del rubinetto ha le sue etichette: tra etica (e non solo), le lancia la Coop Estense, una delle maggiori cooperative di consumo del sistema Coop, nei cui punti vendita, tra Modena e Ferrara, per la prima volta in Italia, i consumatori potranno consultare una scheda informativa con le caratteristiche chimiche e micro biologiche dell’acqua del rubinetto di casa propria, per effettuare una scelta di acquisto (o di non acquisto) consapevole. Le etichette dell’acqua sono la nuova fase della campagna consumerista “Acqua di Casa Mia”, promossa da Coop dal 2010 con lo scopo di sensibilizzare i consumatori su un corretto e consapevole consumo dell’acqua.

“Esporre nei nostri negozi le etichette sulla qualità dell’acqua del rubinetto - commenta Isa Sala, direttore Soci e Consumatori Coop Estense - è una scelta forte e perfettamente coerente con i principi di tutela dell’ambiente e di promozione di un consumo consapevole, che sono tipici della nostra impresa. Per noi è doveroso mettere i consumatori nelle condizioni di scegliere responsabilmente e sul tema dell’acqua abbiamo ritenuto urgente fornire, proprio nel momento di acquisto, gli strumenti necessari per esercitare il diritto di scelta. In assenza di informazioni complete sulla qualità dell’acqua, sappiamo bene che i cittadini possono avere una percezione sbagliata in termini di affidabilità e comunque sono portati a deciderne il consumo principalmente in base al sapore”.

Consumare acqua del rubinetto per ridurre gli impatti ambientali, quindi, è il messaggio che Coop rilancia nella sua campagna che cerca di sollecitare i consumatori a considerare il valore dell’acqua, una risorsa sempre più scarsa. Da un lato, dall’altro è vero anche che, dal punto di vista della gdo, promuovere il consumo dell’acqua del rubinetto ha come conseguenza la liberazione degli ampi spazi che i supermercati riservano all’acqua in bottiglia, e fa comunque riflettere sul fatto che quest’ultima non sia tra i prodotti da cui la gdo trae i suoi maggiori ricavi.

In particolare, sono 41 i punti di vendita Coop Estense nelle provincie di Modena e di Ferrara per 29 comuni interessati dalla nuova iniziativa, con 4 gestori sul territorio che hanno collaborato nella produzione delle etichette, Gruppo Hera, Aimag, Sorgeaqua, Cadf. Sarà poi la volta di Puglia e Basilicata, dove la cooperativa è presente con altri 13 punti di vendita. Sono 6 gli indicatori che compongono l’etichetta, per ognuno dei quali vengono presentati il valore nell’ambito territoriale di pertinenza ed il limite imposto o suggerito dalla legge: concentrazione ioni idrogeno; cloruri; ammonio; nitrati e nitriti; residuo secco a 180°; durezza. In ogni punto vendita sarà quindi esposta l’etichetta dell’acqua del comune di riferimento, con i dati aggiornati forniti dal gestore di competenza, oltre alle indicazioni su come raccogliere maggiori approfondimenti. Questo perché, spiega Coop, gli acquedotti italiani forniscono acqua potabile sottoposta a numerosissimi controlli e che da un punto di vista igienico sanitario è al di sopra di ogni dubbio, perché così prevede la legge, ma nonostante ciò i cittadini spesso non acquisiscono informazioni sufficienti sulla qualità dell’acqua, anche in presenza di forti campagne informative e divulgative come quelle messe in campo dai gestori che operano nei territori della cooperativa.

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